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Via del Mare, interrogazione Zanoni e Zottis (PD): “Valutazione di impatto ambientale vecchia e da rifare. Cosa farà la Giunta regionale per rispettare le normative ed evitare i ricorsi?”.

“Trovo strano e bizzarro che in merito al progetto di realizzazione della Via del Mare la Giunta Regionale abbia dato per buona la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del 2010, fatta su dati del 2008. Stiamo parlando di tre lustri fa, ancor prima che egli effetti deleteri e gli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici si manifestassero soprattutto in Veneto. Quella VIA è carta straccia e deve essere assolutamente rifatta tenendo conto del clima che è cambiato, del rischio idrogeologico conseguente decisamente più grave, e pure del traffico che non è più quello di 15 anni fa. A dirlo sono la stessa Direttiva VIA e i recenti pronunciamenti dei magistrati dei TAR italiani. Se i Comuni vogliono, possono bloccare questo progetto con un ricorso al TAR partendo dall'abbondante giurisprudenza in merito”.
 
A riassumere lo scenario sono i consiglieri regionali del PD Veneto, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, che sulla questione hanno presentato un'interrogazione. Al centro, il progetto infrastrutturale noto come 'Via del Mare' che prevede la realizzazione, con il meccanismo della finanza di progetto, di una superstrada a pedaggio lunga 18,6 km, a due corsie per senso di marcia, che parte dal casello di Meolo (VE) per raggiungere la rotatoria “Frova” di Jesolo (VE).
 
Nell'interrogazione si ricorda che (con sentenza n. 120 del 20 maggio 2022) il TAR dell’Umbria ha stabilito che 'i provvedimenti autorizzativi di valutazione ambientale hanno una durata limitata nel tempo e le decisioni su progetti già approvati sono riesaminabili in considerazione della natura intrinsecamente dinamica dei fattori che condizionano gli equilibri ambientali e della mutevolezza nel tempo delle condizioni di contesto. Risulterebbe, dunque, illogico e contrario al sistema di tutele ambientali previsto dall’ordinamento, anche sulla base del principio di massima precauzione in materia ambientale, ritenere che i provvedimenti VIA assentiti antecedentemente all’entrata in vigore del d.lgs. n. 4/2008 (e successivamente del d.lgs. n. 104/2017) possano avere durata indeterminata nel tempo sebbene i progetti non siano ancora stati realizzati'.
 
Zanoni e Zottis quindi chiedono “cosa intende fare la Giunta regionale affinché vengano applicate correttamente la legislazione comunitaria e quella nazionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale?”.
 

Sulla stessa linea il responsabile Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto, Matteo Favero: “La fretta con cui si vuole procedere sul progetto Via del Mare è un’anomalia. Prima occorre stabilire un iter corretto con una VIA aggiornata poi valutare con cittadini, comuni e imprese la necessità dell’opera. Stiamo già pagando a caro prezzo la Pedemontana Veneta, non vorremmo pagare un’altra tassa sul mare”.

 
 
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