Veneto: il futuro nelle tecnologie con fonti rinnovabili

In Veneto l’industria del futuro sarà quella delle tecnologie per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili: acqua, sole, aria. L’industria del nucleare nascerà già morta: entro poche decine di anni finiranno le scorte mondiali di uranio.

 Se la lobby dell’industria atomica del Veneto è pronta a lanciarsi nel business del nucleare con aziende di eccellenza, come evidenziato da diversi articoli di stampa di questi giorni , ci preme sottolineare che il Veneto è anche è la regione Italia per numero di aziende che producono pannelli fotovoltaici a partire dalle componenti base”.

Lo afferma Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente e membro del direttivo provinciale dell’Italia dei Valori, da sempre contrario al nucleare e strenuo sostenitore delle energie rinnovabili e davvero pulite, come i pannelli fotovoltaici e solari, le mini centrali idroelettriche che nella provincia di Treviso potrebbero essere installate con successo visto gli abbondanti corsi d’acqua sia in pianura che in collina.

 “Non solo, il Veneto è anche l’unica regione che ha visto nascere e crescere, la tecnologia di punta per le macchine che producono i pannelli fotovoltaici. Un primato conquistato nonostante l’incredibile inerzia e incapacità degli amministratori regionali che nulla fanno per questo settore che, in tempi di crisi, sta conoscendo in Italia uno sviluppo esplosivo: la potenza installata del fotovoltaico è cresciuta di 20 volte in due anni. Non ci resta che sperare che queste aziende non emigrino attirate dagli investimenti delle regioni vicine. L’industria del nucleare in Veneto nasce già morta perché entro poche decine di anni finiranno le scorte mondiali di uranio che la renderà inutile”

Zanoni sottolinea, al di là dell’indubbio vantaggio per la salute e l’ambiente, questo patrimonio di micro aziende e di tecnologia, se adeguatamente supportato con incentivi statali e/o regionali (magari utilizzando i fondi europei già a disposizione) sarebbe in grado di dare migliaia di nuovi posti di lavoro.

E sul fatto che anche l’Ascopiave, società partecipata di cui sono soci una ottantina di Comuni del Trevigiano, stia guardando con interesse al nucleare, Zanoni lancia un preciso appello ai sindaci e ai cittadini affinchè invitino questa società ad abbandonare la folle via del nucleare.

 

Andrea Zanoni – Cell. 347/9385856– www.andreazanoni.itzanoni@ecorete.it

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