Andrea Zanoni (IdV) invita la Commissione europea a prendere parte nel 2013 alle commemorazioni del cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont.
“Ricordare oggi vuol dire evitare che simili catastrofi si ripetano domani”
“Invito la Commissione europea a presenziare tramite qualche rappresentante alle commemorazioni che prenderanno luogo nel 2013 in occasione del cinquantenario del disastro del Vajont che costò la vita a duemila italiani ed europei tra le regioni di Friuli Venezia Giulia e Veneto”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione. “La partecipazione delle istituzioni europee rappresenterebbe un valore aggiunto a sostegno della solidarietà tra i popoli anche in nome della memoria collettiva”.
“Per scongiurare che simili, immani tragedie si possano ripetere in futuro, è importante che la memoria storica di quell’evento, giustamente evocato come simbolo delle sciagure provocate dall’Uomo sulla natura, sia preservata anche presso le Istituzioni comunitarie per il suo indubbio valore di monito ai popoli d’Europa”, scrive Zanoni.
Proprio nel 2013 cade, infatti, il cinquantesimo anniversario del disastro del Vajont, il gravissimo e purtroppo annunciato disastro industriale, verificatesi i 9 ottobre 1963 nel bacino idroelettrico artificiale del Vajont a seguito della caduta d una colossale frana nelle acque del sottostante lago alpino che portò alla conseguente tracimazione dell’acqua contenuta nel bacino e al conseguente superamento della diga che generò una terribile inondazione nella valle.
“L’irrazionale sfruttamento del territorio in totale disinteresse delle norme ambientali e di sicurezza, la cementificazione selvaggia e la sfida aperta alla natura finalizzata solo al mero e avido tornaconto economico, sono purtroppo alla base di terribili tragedie come quella del Vajont – conclude l’eurodeputato – La presenza delle autorità europee alla commemorazione delle migliaia di persone che hanno perso la vita tra Friuli e Veneto costituirebbero un importante gesto di memoria e impegno affinché simili catastrofi non accadano mai più”.
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