Risulta urgente individuare la fonte di contaminazione da mercurio delle falde trevigiane. La regione stanzi 300.000 euro per le ricerche della fonte e per uno studio idrogeologico.
Venezia, 11 febbraio 2016 – Con un emendamento al Bilancio 2016/2018 e legge di stabilità 2016, dal titolo “Individuazione delle fonti primarie di inquinamento delle falde acquifere in Veneto. Caso di contaminazione da mercurio della falda acquifera a Treviso, Preganziol, Quinto, Casier”, ho chiesto al Consiglio Regionale lo stanziamento di 300.000 per le ricerche della fonte contaminante e l’effettuazione di uno studio idrogeologico.
In Veneto di sono diversi casi di contaminazione delle falde acquifere utilizzati dai privati e anche dalle reti consortili e delle compagnie di distribuzione dell’acqua potabile per gli acquedotti ad uso privato. Queste contaminazioni hanno portato le autorità locali come i sindaci e le ULSS a vietare l’utilizzo dell’acqua a scopi potabili.
Fino a quando non viene individuata la fonte primaria dell’inquinamento questo continua a propagarsi nella falda contaminando aree sempre più vaste creando perciò ingenti danni ambientali ed economici. Si rende perciò necessario effettuare delle campagne di monitoraggio utili a restringere il cerchio ed individuare la finte primaria dell’inquinamento .
Per far ciò necessita svolgere degli studi idrogeologici da parte di esperti utili a capire le dinamiche di diffusione dell’inquinante.
Un caso eclatante, costato al pubblico già quasi tre milioni di euro, è quello della contaminazione della falda acquifera dei comuni di Quinto, Treviso, Preganziol e Casier da mercurio dove si è resa necessaria un’opera di realizzazione di ampliamento della rete di distribuzione dell’acquedotto. In questo caso l’inquinamento continua a coinvolgere nuove aree della falda acquifera e la fonte primaria di inquinamento continua a rimanere anonima.
Andrea Zanoni – Consigliere regionale del Veneto