La Commissione europea invita due lettere di messe in mora all’Italia per mancata applicazione di tre sentenze della Corte di Giustizia Ue, due delle quali sulla caccia in deroga (Questo VIDEO denuncia lo scandalo della caccia in deroga). Zanoni (IdV): “Conferma di quanto denuncio dall’inizio del mandato. A pagare le sanzioni siano Zaia, Stival e Formigoni”
“L’Ue mette in mora l’Italia per la caccia in deroga. Il prossimo passo sarà una procedura d’infrazione. Zaia, Stival e Formigoni comincino a mettere mano al portafogli, che a pagare siano solo loro e non i cittadini italiani”.
Questo il commento di Andrea Zanoni, Europarlamentare IdV, all’invito fatto oggi dalla Commissione europea all’Italia a conformarsi alle tre sentenze della Corte di Giustizia Ue relative ad una serie di inadempienze nel fornire un’adeguata protezione agli uccelli selvatici.
Due di queste sentenze riguardano proprio la caccia in deroga. Si tratta della sentenza del 15 maggio 2008 con cui la Corte si è pronunciata contro l’Italia in quanto la regione Liguria aveva adottato e applicato una normativa regionale che autorizzava la caccia agli storni e ai fringuelli. L’altra sentenza è del 11 novembre 2010, data in cui la Corte ha impugnato la norma sulla caccia in deroga a specie protette approvata dalla Regione Veneto. “Stesso destino spetterà presto alla Lombardia – aggiunge Zanoni – sulla quale si è pronunciata anche la Corte Costituzionale italiana”.
La Commissione sta per inviare due lettere di costituzione di messa in mora. Data l’urgenza della situazione (la stagione venatoria in Veneto e in Liguria finisce, rispettivamente, il 31 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012), tali lettere stabiliscono un termine di un mese per la risposta delle autorità italiane.
“Si tratta della riconferma definitiva di quanto sto denunciando dall’inizio del mio mandato di Eurodeputato – continua Zanoni – Adesso Zaia e Stival non possono più arrampicarsi sugli specchi. La Regione Veneto deve conformarsi alla normativa comunitaria e liberarsi una volta per tutte dalla morsa della lobby de cacciatori”. Zanoni, nominato al Parlamento europeo lo scorso 12 settembre, ha già presentato due interrogazioni sulla caccia in deroga in Veneto e Lombardia. Il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik, in risposta alle mie interrogazioni, aveva già risposto in data 11 e 16 novembre, che la Commissione avrebbe deciso quali azioni intraprendere nei confronti dell’Italia.
“Che a pagare le imminenti multe siano i veri responsabili di questa situazione che mette l’Italia alla berlina in Europa per quanto riguarda il rispetto della Direttiva Uccelli – conclude Zanoni – ovvero Zaia e Stival in Veneto, ed eventualmente Formigoni in Lombardia” (VIDEO).
Questo VIDEO denuncia con immagini che parlano da sole i massacri di piccoli uccelli migratori a causa della caccia in deroga in Nord Italia
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