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Ucraina, l’Europa chiede maggior rispetto dei diritti civili e politici

Il Parlamento europeo approva una risoluzione sulla situazione in Ucraina. Preoccupazione per la repressione politica e i troppi diritti civili calpestati. Andrea Zanoni (IdV) la settimana prossima sarà a Kiev. “La civiltà di un Paese si misura da come tratta le categorie più vulnerabili. La strage di cani randagi in vista di euro 2012 ci ha dato un esempio di quanta strada questo Paese debba ancora fare”.

 
“Ucraina e Ue possono cooperare solo se le autorità ucraine attueranno le necessarie riforme, in particolare del sistema giuridico e giudiziario, nel rispetto dei principi della democrazia e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dei diritti delle minoranze e dello Stato di diritto”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, all’approvazione oggi a Strasburgo da parte del Parlamento europeo di una risoluzione comune “sulla situazione in Ucraina”.

 
“Personalmente mi sono occupato di Ucraina per denunciare la strage silenziosa di cani randagi in vista degli europei di calcio 2012. Mahatma Gandhi diceva che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta i suoi animali. Personalmente sono completamente d’accordo. Per questo mi rammarico che la situazione ucraina sia ancora lontana da quei valori di democrazia e libertà fondanti la nostra Unione europea”.

 
La risoluzione comune approvata quasi l’unanimità oggi a Strasburgo condanna la continua detenzione di due leader dell’opposizione, Julija Tymošenko e Jurij Lucenko, ed esprime seri dubbi sulla trasparenza delle recenti elezioni nazionali ucraine. “Nel dettaglio, ad esempio, chiediamo a Kiev di respingere un progetto di legge che limita la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e questo perché costituisce una chiara violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del Patto internazionale sui diritti civili e politici”.

L’Eurodeputato partirà per Kiev mercoledì 19 dicembre per incontrare associazioni, volontari animalisti e l’ambasciatore italiano per parlare della tutela dei cani randagi nel Paese, questione di cui si era occupato al Parlamento europeo in veste di vice Presidente dell’Intergruppo sul Benessere degli animali.

 
“Mi auguro che l’Ucraina compia nei prossimi mesi e anni passi importanti di avvicinamento ai valori europei di rispetto per la vita e dei diritti di tutti. L’imprigionamento di leader dell’opposizione e la strage di cani randagi manifestano in modo diverso il bisogno di questo Paese, e soprattutto delle sue autorità, di una nuova coscienza civile e democratica”.

 
BACKGROUND

 
Nel contesto della strage di cani randagi in Ucraina, Zanoni, oltre ad un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea, ha scritto personalmente al Presidente Victor Yanokovych e al Premier Mykola Azarov ucraino per chiedere un intervento deciso e immediato atto a fermare queste terribili uccisioni. Inoltre ha organizzato un ciclo di conferenze per portare in Italia la testimonianza degli orrori di Kiev del fotoreporter e delegato Oipa Andrea Cisternino e della volontaria ucraina Alina Kostenko.

Secondo l’OSCE, la PACE, l’Assemblea parlamentare della NATO e gli osservatori del Parlamento europeo, la recente campagna elettorale, il processo elettorale e il processo post-elettorale non hanno rispettato le principali norme internazionali e costituiscano un passo indietro rispetto alle elezioni nazionali del 2010.

 
Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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