CACCIA: non c’è due senza tre, il TAR Veneto boccia per la terza volta la Regione Veneto sulla caccia agli uccelli protetti: salve Peppole e Storni.Le associazioni LAC, LAV, LEGAMBIENTE, ENPA, LIPU e WWF esultano.
La LAC:
promotori e non ai contribuenti”.
“Serve urgentemente una legge che faccia pagare i costi di queste delibere illegali direttamente ai loroLAC e LIPU del Veneto:
complici e promotori della caccia in deroga”.
“Per la campagna elettorale delle regionali faremo i nomi di consiglieri e assessoriOggi 2 dicembre 2009 il presidente del TAR del Veneto con un decreto presidenziale cautelare, n.1067/2009 (Cf.
comunicazione in allegato), ha annullato la terza delibera della regione Veneto sulla caccia in deroga approvata il 24
novembre scorso.
Si tratta della terza vittoria consecutiva delle associazioni animaliste ed ambientaliste contro le delibere spara Peppole
promosse dall’assessore regionale all’Istruzione e Caccia, la vicentina e cacciatrice Elena Donazzan e sbandierate come
legittime dall’europarlamentare vicentino Sergio Berlato.
Questa è l’ennesima sconfitta che brucerà fortemente sia nel giro dei cacciatori veneti più estremisti che pretendono di
sparare agli uccelli migratori protetti, sia ai loro boss rintanati nel vicentino.
Da aggiungere che nei giorni scorsi LAC, ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, LIPU e WWF hanno depositato alla Procura
della Repubblica di Venezia, una dettagliata denuncia in merito alle tre delibere delibere sulla caccia agli uccelli protetti
approvate dalla Regione Veneto.
Un plauso ed un ringraziamento va agli avvocati Claudio Linzola di Milano e Maria Caburazzi di Venezia senza il lavoro dei
quali non avremmo ottenuto, in tempi da record, questa terza vittoria.
“Abbiamo salvato da un autentico massacro, per la terza volta consecutiva in meno di un mese, migliaia di Peppole
allegato)
Spero che dopo questa terza bocciatura i cacciatori si rendano conto una volta per tutte che la caccia in deroga è illegale –
Andrea Zanoni Presidente della LAC del Veneto
continua a mentire in merito alle deroghe previste dalla direttiva comunitaria solo in casi eccezionali e mai per la caccia.
Serve urgentemente una legge che preveda di imputare i costi di queste delibere illegali direttamente ai loro promotori.
I costi per i ricorsi al TAR, i costi per il procedimento sanzionatorio aperto presso l’Unione Europea, le sanzioni che potrebbero arrivare dalla
Corte di Giustizia per la violazione della Direttiva Uccelli, devono essere pagati personalmente da Galan e dalla Donazzan e non dai cittadini
veneti come purtroppo avviene adesso.
Quindi da oggi i cacciatori veneti non godono più del lodo Galan che dava loro l’immunità dal reato di bracconaggio e pertanto se spareranno agli
uccelli protetti saranno punibili per legge come accade per il resto dei cacciatori italiani.”
(Cf. fotografia ine Storni.ha commentato– purtroppo da anni c’è chi, per fare i propri interessi elettorali e propagandistici,La LAC e la LIPU del Veneto annunciano – tramite i propri responsabili regionali Francesco di Grazia (delegato LIPU) e
Andrea Zanoni (Presidente LAC) – che per le elezioni regionali del prossimo marzo diffonderanno i nomi di tutti i
consiglieri e assessori regionali promotori e complici delle cacce in deroga in Veneto, con un esplicito invito a non votarli e a
non farli votare.
LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione Veneto – Via Cadore 15/C int.1 31100 TREVISO –
www.lacveneto.it – email:lacveneto@ecorete.it
Visita il ns. sito:
, tel. 347 9385856www.lacveneto.itSe non si desidera ricevere posta da questo indirizzo rispondere
con “RIMUOVI” nell’oggetto.
Se ti interessa l’ambiente che ti circonda visita
www.paeseambiente.org
www.paeseambiente.org
www.paeseambiente.org