“Le attività di taglio e asportazione della vegetazione erbacea e arbustiva lungo gli argini del canale 'La Tajada', emissario dei laghi di Revine e Tarzo, nonché le opere di sbancamento, attraverso l’utilizzo di ruspe e benne, stanno provocando una vera e propria devastazione dell'habitat naturale”.
La denuncia è deI consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, che ha presentato un'interrogazione sulla vicenda, sottoscritta da Cristina Guarda (Europa Verde).
“Gli interventi vengono effettuati con pesanti mezzi meccanici, che causano forti rumori, vibrazioni, livellamenti, abbattimenti, estirpi e smantellamenti. Il tutto a grave danno della fauna e avifauna selvatica, degli ecosistemi e della biodiversità dell’intera area.
Per questi motivi l’Associazione 'Mamme Revine Lago', il Comitato a difesa Difesa dei Laghi, la Lipu di Vittorio Veneto, il Circolo Ecologista Vittoriese, la Comunità 'Laudato Sì' di Follina e Legambiente di Sernaglia, si sono uniti per chiedere lo stop immediato e definitivo alla devastazione in corso. Da parte mia non posso che portare con urgenza sul tavolo della Giunta le dimensioni di questo scempio da fermare”.
Zanoni e Guarda, nel ricordare che si tratta di sito di interesse comunitario (S.I.C.) di Rete Natura 2000, fa richiamo nell'interrogazione alle Direttive UE in vigore: quella sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora, quella sulla tutela dell’avifauna selvatica e la Direttiva Uccelli. “Inoltre il Decreto legislativo 42/2004 stabilisce il vincolo paesaggistico per i corsi d'acqua. Questo comporta che le eventuali trasformazioni territoriali relative ai corsi d’acqua o alle relative fasce di tutela, siano subordinate all’applicazione della procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica”.
I consiglieri puntano quindi l'indice sul fatto che “esiste una Valutazione di Incidenza Ambientale del marzo 2021 (“Progetto di Conservazione e valorizzazione dei laghi e dei territori circostanti”), che risulta non essere stata mai trasmessa alla Regione e che riguarda anche il canale La Tajada, redatta dal Dottore Forestale Marco Pianca ai sensi della DGR n. 1400 del 29/8/2017, su committenza del Comune di Revine Lago e Tarzo. Per l’esecuzione dei lavori in corso d’opera lungo il canale in oggetto, le prescrizioni in essa contenute non sarebbero state in alcun modo rispettate”.
Di qui le domande agli assessori regionali all'Ambiente e al Territorio: “non ritengono che questi interventi dovessero essere preventivamente sottoposti, a livello regionale, a Valutazione di incidenza ambientale (VIncA), così come previsto dalla normativa nazionale vigente? Quali azioni urgenti intendono mettere in atto per bloccare lo scempio del paesaggio, in parte purtroppo già avvenuto, e per ripristinare, quanto più possibile, le caratteristiche ambientali e naturali proprie delle pertinenze del canale 'La Tajada'?”.