Il Parlamento europeo vota a favore di una definizione comune di frode alimentare, più controlli e un rafforzamento dell’Ufficio veterinario europeo. L’eurodeputato Andrea Zanoni: “Scandali come quello della carne di cavallo venduta come manzo non devono più accadere. Tutelare il consumatore europeo e chi rispetta le norme”
“I recenti casi di frode alimentare, compresa la commercializzazione di carne di cavallo come manzo, indicano la necessità di rivedere il funzionamento della catena alimentare, intensificare i controlli e aggiornare le norme UE in materia di etichettatura”. E’ il commento dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, all’approvazione oggi a Strasburgo della risoluzione “Crisi alimentare, frode nella catena alimentare e relativi controlli” di Esther de Lange (olandese, popolare).
“Abbiamo bisogno di una definizione comune di frode alimentare a livello europeo e di rafforzare l’Ufficio alimentare e veterinario che conduce le ispezioni. Inoltre bisogna creare una rete europea contro la frode alimentare e introdurre dei test del DNA come procedura standard al fine di prevenire frodi sulle specie commercializzate”, continua l’eurodeputato.
“Per prevenire truffe alimentari come quella della carne di cavallo è importante che gli Stati membri prevedano sanzioni più salate e anche penali nei casi in cui la salute pubblica sia messa in pericolo”, aggiunge Zanoni. “Si tratta di una relazione fondamentale per la salute pubblica che andrà a colmare gravi vuoti normativi assicurando maggiore tutela ai cittadini, a chi rispetta le norme e che lavora con impegno e agli animali spesso allevati in condizioni a dir poco pessime”.
NOTE
L’Ue non ha una definizione generalmente riconosciuta di frode alimentare e che l’unica linea guida generale è contenuta nel Regolamento CE 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, in cui si afferma semplicemente che l’etichettatura, la pubblicità, la presentazione e il confezionamento “non devono trarre in inganno i consumatori”, applicazione che varia sensibilmente fra gli Stati membri, con controlli estremamente limitati. Primo passo sarà l’istituzione di un gruppo di lavoro per contrastare la frode alimentare, riconoscendo gli sforzi compiuti da Europol e ampliando l’ambito degli audit dell’Ufficio alimentare e veterinario (UAV) in modo da includere la frode alimentare, attualmente esclusa, con la possibilità di ispezioni senza preavviso.
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