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Sanità – Oms in Consiglio regionale: Zanoni (PD) “Sanità e salute in Veneto, non è tutto oro quello che luccica”

“Ieri ho partecipato all’incontro in Consiglio regionale con il direttore Generale dell’OMS Organizzazione Mondiale per la sanità Margaret Chan dove erano presenti diverse autorità nazionali e regionali competenti in materia, funzionari regionali, oltre a qualche consigliere regionale. In molti hanno elogiato il sistema della sanità del Veneto portato addirittura come esempio di eccellenza. Credo che serva fare una riflessione anche sulla parte della prevenzione dove bisogna fare autocritica”.

 

Così il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) che spiega come “Per capire che sulla prevenzione siamo ancora troppo carenti basta pensare ai diffusi casi di inquinamento con particolare riferimento all’aria e all’acqua. Da circa una decina di anni in Veneto – nota Zanoni – sono presenti inquinamenti di vastissime aree dell’acqua della falda acquifera, come nel caso dei PFAS tra le province di Vicenza, Verona e Padova, o da mercurio come avviene in quattro comuni della Marca compreso il comune capoluogo di Treviso, senza però che le autorità sanitarie abbiano provveduto a fare studi approfonditi per capire gli effetti sulla salute e prendere le necessarie precauzioni, tranne interventi tardivi e a mio avviso inadeguati ad affrontare la questione in modo appropriato. La stessa cosa – prosegue l’esponente del Pd – vale per l’inquinamento dell’aria dove le misure di prevenzione per evitare di ammalarsi sono quasi a zero nonostante la stessa OMS riconosca il danno sanitario di questo inquinamento. Un dato molto critico relativo ai monitoraggi della malattia del secolo, il cancro, arriva dallo stesso Direttore del Registro Tumori del Veneto, il prof. Massimo Rugge, presente ieri all’incontro, il quale ha ammesso che il monitoraggio e la raccolta dati sui tumori oggi in Veneto è limitato al 60 % della popolazione totale, ovvero a 3.100.000 cittadini sui 5 milioni totali dei residenti. Invito pertanto il Presidente Zaia e l’assessore Coletto a non dormire sugli allori e a recuperare il tempo perduto – conclude Zanoni – Il lavoro da fare a partire dal registro tumori è lì che aspetta. Tornando agli elogi torna utile ricordare come oggi il Veneto stia pagando uno sfruttamento dissennato delle risorse avvenuto negli ultimi 50 anni con effetti disastrosi sull’aria, sulle falde acquifere, sul consumo del suolo e sull’impoverimento di biodiversità che si ripercuote sulla qualità della vita e salute dei veneti”.

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