Venezia, 2 marzo 2018 – “Il Veneto sta diventando una gigantesca discarica: è sconfortante che ogni volta che si scava in un cantiere saltino fuori rifiuti di ogni tipo. Quello di Montecchio Maggiore è soltanto l’ultimo caso”. A dichiararlo è Andrea Zanoni e Stefano Fracasso che oggi hanno depositato un’interrogazione a risposta scritta sui rifiuti emersi tra Molinetto e Pontesello, nell’area interessata dai lavori per la Pedemontana Veneta, dove sorgevano alcune discariche già negli anni Sessanta, realizzate nelle cave esaurite.
“Sono stato informato dai residenti durante un incontro a Montecchio Maggiore dell'altra sera, eppure il problema era già noto alle autorità già dal 2015, quando ci fu un sopralluogo e un incontro con Sis per capire come rimuovere e smaltire il materiale ritrovato. A distanza di quasi tre anni è quindi tempo di fare chiarezza: cosa è emerso dalla procedura di Via, ovvero la Valutazione di Impatto Ambientale, relativamente a questo lotto della Pedemontana? Ancora – prosegue Zanoni – quanti metri cubi di rifiuti sono stati estratti, dove verranno smaltiti e chi dovrà pagarne il costo? E come inciderà il tutto sul cronoprogramma dei lavori di questo martoriato cantiere? Infine è stata fatta la caratterizzazione del sito inquinato?”
“Ormai le discariche dimenticate sono diventate la norma: dalla presenza di materiali tossici nel sottofondo della Valdastico Sud, che ho denunciato quando ero ancora parlamentare europeo, fino ai rifiuti pericolosi interrati sotto il parcheggio P5 dell’aeroporto di Venezia che ha portato alla condanna dei vertici della ditta Mestrinaro e alla ciclabile Treviso-Ostiglia, con la scoperta risalente a qualche mese fa di rifiuti che ha rallentato la conclusione dell’opera”.
“Purtroppo – conclude il vicepresidente della commissione Ambiente – c’è stata a lungo una sottovalutazione del problema, evidenziato anche dalla relazione della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti (Ecomafie) in cui si parlava di illegalità diffusa in Veneto sul fronte dei rifiuti. E non si combatte con l’immobilismo della Giunta Zaia ora e di quelle Galan prima. Per fortuna che il governo Renzi ha fatto approvare le norme sugli ecoreati utili ad evitare il ripetersi di queste situazioni dannose per l'ambiente e per la salute dei cittadini”.