Il Comune di Reggio Emilia (RE) ha indetto un bando che porterà alla cementificazione di parte del parco dell’ex Dogana. Le associazioni ambientaliste e il comitato cittadino Gardenia si oppongono alla nuova colata di cemento. L’Europarlamentare Andrea Zanoni (IdV) ha affermato: «Appoggio pienamente cittadini, WWF e Amici della Terra che si stanno battendo a difesa dell’ambiente»
L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia (RE) ha indetto un bando per offrire alle associazioni combattentistiche e d’arma, al prezzo simbolico di sette euro a metro quadrato, 6 mila 390 metri quadrati per costruire la sede all’interno dell’area verde del parco dell’ex Dogana. WWF e Amici della Terra, sostenendo le proteste del comitato cittadino del quartiere Gardenia, hanno firmato una nota di condanna.
Il parco condannato in parte alla cementificazione è quello dell’ex Dogana, nel quartiere Gardenia. L’area verde si estende attualmente per 15 mila 842 metri quadrati, ma con il progetto si ridurrà di oltre 6 mila metri quadrati. Il bando indetto scadrà a maggio e potrebbe portare alla realizzazione di una palazzina.
Andrea Zanoni, europarlamentare e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ancora una volta punta il dito contro le politiche della cementificazione del verde urbano: «Sono al fianco del comitato dei cittadini e delle associazioni ambientaliste. Non c’è alcuno scopo che possa giustificare ulteriori colate di cemento nelle nostre città. Il territorio è già troppo danneggiato da scelte scriteriate compiute in passato per scopi speculativi. Le Amministrazioni a tutti i livelli devono prendere atto che L’Europa ci ha imposto di cambiare rotta, scrivendo la parola “fine” a nuove cementificazioni con la relazione Gerbrandy, approvata dal Parlamento europeo a fine maggio dello scorso anno. Con una Road Map ha imposto di porre un freno al consumo del territorio arrivando entro il 2050 ad uno stop definitivo dell’edificazione e dell’asfaltatura di territorio agricolo e naturale. È arrivato il momento di adeguarsi alle indicazioni lungimiranti che ci vengono dall’Europa per tutelare la natura e l’ambiente salvaguardando al tempo stesso la qualità di vita di tutti i cittadini».
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