“Da notizie di stampa risulta che sul terreno collinare appartenente alla storica Villa Corradini di Refrontolo, sono stati attuati consistenti disboscamenti e sbancamenti, che ne hanno stravolto il paesaggio. Tutto questo per realizzare una struttura turistico-ricettiva ‘di alto livello’, con annessa azienda agricola dedicata alla produzione di prosecco. Dunque ancora una volta, nel territorio che si snoda tra Conegliano e Valdobbiadene, dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco, ettari di bosco autoctono sono stati rasi al suolo per far spazio alla monocoltura della vite, che sta deturpando e danneggiando irrimediabilmente questi meravigliosi luoghi”.
Così il consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni, attraverso un’interrogazione presentata sulla vicenda.
L’esponente dem evidenzia che “il disboscamento è causa di fragilità idrogeologica, determina eventi franosi e/o rende il suolo impermeabile e sterile. L’irrigazione dei vitigni richiede in più ingenti volumi d’acqua, determinando l’utilizzo sempre più elevato di questa preziosa e fondamentale risorsa che deve essere invece risparmiata. Non da ultimo, la coltura del prosecco comporta l’utilizzo di enormi quantitativi di pesticidi, che vengono nebulizzati: in questo modo le sostanze chimiche in essi contenute, dannose per la salute umana e animale, penetrano nelle piante, nei terreni e contaminano le falde”.
Zanoni chiede nello specifico alla Giunta regionale “quali permessi abbia ottenuto il proprietario di Villa Corradini per attuare i disboscamenti e gli sbancamenti che hanno deturpato irrimediabilmente la collina che sovrasta l’abitato di Refrontolo (TV) e se siano state rispettate tutte le prescrizioni e le raccomandazioni necessarie al mantenimento del sito ‘Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’ nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO”.