Venezia 29 gen. 2021 – “Prendiamo atto che per il centrodestra la questione antifascismo non si è conclusa con il voto in Consiglio regionale della mozione di riserve nei confronti delle gravissime affermazioni nostalgiche del ventennio pronunciate dall'Assessora Elena Donazzan”. Così, in una nota congiunta, i Consiglieri di opposizione in Consiglio regionale del Veneto Cristina Guarda (Europa Verde), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), Arturo Lorenzoni (Gruppo Misto), nonché Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis del Partito Democratico, che intervengono sulla portata della propria mozione in tema di antifascismo.
“Bene la risoluzione sull’antifascismo della maggioranza – aggiungono i Consiglieri – perché individua un segno invalicabile: ora bisogna tracciare quel confine dandovi rilievo effettivo e pratico: chi professa odio non potrà approcciarsi alle istituzioni regionali. Ecco perché abbiamo depositato una mozione che richiama la Giunta ed il Consiglio a degli impegni precisi: monitorare a livello regionale la presenza di messaggi che istigano al fascismo e al razzismo sui social, precludere l'utilizzo di sale e spazi all'interno delle sedi e degli immobili del Consiglio ad associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo, escludere dall’ammissione a contributi e al patrocinio regionale associazioni o movimenti di matrice fascista”.
“Siamo convinti che la mozione da noi presentata – concludono i Consiglieri – possa contribuire a creare il giusto strumento affinché l’attuale maggioranza si scrolli di dosso qualsiasi dubbio sul rispetto delle radici antifasciste della nostra democrazia”.