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Munizioni al piombo sotto esame dell’Ue

Bruxelles, 3-02-2012

Il Commissario Ue Potočnik risponde all’interrogazione di Andrea Zanoni: La Commissione sta monitorando gli effetti del piombo contenuto in certe munizioni da caccia su uccelli, ambiente e salute umana. Zanoni: “Bisogna vietarle in tutti i Paesi Ue”.
“La Commissione sta monitorando attentamente la soppressione progressiva dell’utilizzo di pallini di piombo in zone umide per proteggere gli uccelli dall’avvelenamento”.

Questa è la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione presentata da Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, sul pericoloso utilizzo di munizioni da caccia che contengono piombo. Zanoni  aveva chiesto alla Commissione europea di valutare la messa al bando di queste munizioni in tutti i 27 Paesi Ue per le pericolose conseguenze ambientali, della tutela animale e anche della salute di chi consuma animali cacciati in questo modo.

“Prima di tutto, come conferma ormai un’ampia letteratura scientifica, il piombo contenuto in queste munizioni rappresenta una grave minaccia per numerose specie di uccelli rapaci necrofagi”, attacca Zanoni. “In Italia ad esempio abbiamo il capovaccaio, l’avvoltoio monaco e il grifone, specie rarissime e protette da direttive comunitarie e convenzioni internazionali. Anche i rapaci che predano animali feriti con questo tipo di pallini sono a rischio”, continua l’Eurodeputato. “Senza dimenticare che il piombo stesso costituisce una fonte non trascurabile di contaminazione ambientale”.

La Commissione riferisce a Zanoni che “sono 23 gli Stati membri che hanno già adottato misure per vietare l’utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide o che stanno valutando di farlo”. E questo anche perché “l’Unione europea e la maggior parte degli Stati membri sono parti contraenti all’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell’Africa-Eurasia (AEWA – Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds)”.

Per quanto riguarda il rischio ambientale legatato al piombo contenuto in queste munizioni, il Commissario Potočnik risponde che la Direttiva Suolo “non menziona metodi di caccia” nell’elenco di siti da risanare che gli Stati membri dovranno stilare. “Tuttavia, gli Stati membri sono liberi di prendere in considerazione questo tipo di attività al momento del recepimento della direttiva”. “Mi auguro che l’Italia consideri la possibilità di includere anche la caccia e i suoi strumenti di morte nei pericoli che minacciano quotidianamente l’ambiente in cui tutti noi viviamo”, commenta Zanoni.

Per quanto riguarda l’intossicamento da piombo per chi si nutre di selvaggina abbattuta con queste munizioni, l’Eurodeputato si dice molto preoccupato. “Esiste un’ampia  letteratura scientifica che dimostra in modo incontrovertibile i rischi di queste sostanze per la salute umana, soprattutto per i soggetti più vulnerabili come donne incita e bambini”. Anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) a marzo 2010 ha adottato un parere scientifico relativo alla presenza del piombo negli alimenti. “La Commissione è attualmente impegnata nell’analisi dettagliata di tale parere scientifico”, fa sapere Potočnik.

“Mi auguro che anche la Commissione europea arrivi al più presto alla conclusione che il piombo contenuto in queste munizioni oltre a minacciare numerose specie di uccelli e inquinare, costituiscono una seria minaccia per la nostra salute – conclude il leader ambientalista – Le munizioni al piombo devono essere vietate al più presto in tutti i 27 Paesi Ue”.

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