“Zaia, che ha deposto ieri come testimone al processo Casalesi, ammette che le infiltrazioni della criminalità organizzata in Veneto sono certe. Lo dice peraltro sbagliando, perchè in realtà da anni non si parla più di infiltrazioni bensì di radicamento delle mafie nella nostra regione. In ogni caso, a queste parole di certo il presidente non ha fatto mai seguire i fatti”.
Il giudizio è del consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni.
“Ricordo che pochi giorni fa, proprio nel corso di un evento in Consiglio regionale, il magistrato Vittorio Borraccetti aveva parlato di un ‘6-7% di società di capitali (corrispondente a circa 8mila aziende, metà delle quali con sede nel nord Italia), legate in qualche modo a una persona coinvolta in un'inchiesta’. Uno scenario che richiede ben di più di una semplice ammissione che il problema esiste. Zaia deve essere coerente: richiami all’ordine i suoi consiglieri di maggioranza che puntualmente bocciano i nostri emendamenti al bilancio per chiedere più fondi per il contrasto delle mafie in Veneto. Quest’anno le risorse sono addirittura calate rispetto all’anno precedente. E allora? Di cosa parla Zaia, se poi i risultati sono questi?”.