ANDREA

ZANONI

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La scrittrice Dacia Maraini ha inviato una lettera al presidente della Regione Luca Zaia per fermare la caccia in deroga: “La Regione Veneto rispetti la legge comunitaria ed eviti di autorizzare la caccia illegale”.

Tra le migliaia di lettere ed email che in questi ultimi tre giorni stanno arrivando al presidente della regione del Veneto Luca Zaia, con le quali viene chiesto di evitare l’approvazione della caccia in deroga prevista per domani 5 ottobre, c’è anche una lettera scritta da Dacia Maraini, nota scrittrice a livello mondiale. La scrittrice nella lettera ha chiesto al Governatore del Veneto di rispettare le direttive comunitarie sulla tutela degli uccelli migratori, dimostrandosi fortemente contraria alla caccia illegale di specie di uccelli protetti in tutto il resto d’Italia e d’Europa.Tutto il mondo dell’associazionismo per la tutela della natura e tutti i cittadini che vogliono un Veneto rispettoso della natura e delle leggi sperano ora che il governatore del Veneto non approvi la delibera.

Se il Governatore volesse tacitare le pressioni dei “cacciatori in deroga” e far rispettare finalmente la legge avrebbe dalla sua parte la giurisprudenza, le leggi ed il mondo scientifico, torna infatti utile ricordare che:

1) “la caccia in deroga” è stata dichiarata illegale da una recente sentenza del 15 luglio scorso, la n.C-573/08, della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia a pesanti sanzioni,

2) la Commissione Europea, in data 8 maggio 2009, ha deferito lo Stato Italiano alla Corte di Giustizia Europea (Causa C-164/09) per gravi violazioni della direttiva “Uccelli”, la 2009/147/CE, da parte delle leggi della Regione Veneto, chiedendone espressamente la condanna;

3) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), con apposita circolare (n. 25225/TA61) ha demolito punto per punto sotto un profilo tecnico, scientifico e procedurale i contenuti della delibera sulla caccia in deroga del Veneto;

4) tutte le regioni italiane in seguito ai succitati pareri, sentenze e leggi hanno deciso, per ultima anche la Lombardia, di non attuare più la caccia agli uccelli protetti perché illegale. Il Veneto quindi, in questa scelta illegale, si troverebbe in una situazione di isolamento totale.

“Ci auguriamo che Zaia ascolti i cittadini veneti – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – che vogliono il rispetto di tutte le leggi comprese quelle sulla tutela dell’ambiente.

Autorizzare oggi la caccia in deroga significa legalizzare il bracconaggio, difatti ogni cacciatore che dovesse uccidere un uccellino protetto nel resto d’Italia verrebbe sanzionato penalmente.

Per correttezza nei confronti dei cittadini veneti, Zaia dovrebbe impegnarsi da subito a pagare di tasca propria le sanzioni europee per la violazione delle direttive comunitarie a causa della delibera sulla caccia in deroga. E’ troppo comodo approvare una delibera illegittima a favore di pochi e poi pagare le sanzioni con i soldi dei cittadini veneti.”

Nel caso di approvazione della delibera i legali della LAC presenteranno immediato ricorso al TAR del Veneto.

Email: lacveneto@ecorete.it – Cell. 347/9385856

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