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La regione insiste con la caccia in deroga. Zanoni LAC: “Il Veneto è rimasta l’unica regione d’Italia a voler legalizzare il bracconaggio nei confronti degli uccelli insettivori.

Zaia si impegni pubblicamente a pagare di tasca propria le sanzioni europee

La Giunta regionale il 28 settembre ha approvato una delibera, non esecutiva,  che consente la cosiddetta “caccia in deroga” ai piccoli uccelli migratori come la Pispola ed il Fringuello. Ora la delibera verrà vagliata dalla IV Commissione Consigliare regionale (agricoltura e caccia) in data lunedì 4 ottobre, mentre il successivo 5 ottobre la giunta regionale approverà, in via definitiva, la delibera che farà partire la caccia in data mercoledì 6 ottobre.

Torna utile ricordare che: 1) “la caccia in deroga” è stata dichiarata illegale da una recente sentenza del 15 luglio scorso, la n.C-573/08, della Corte di Giustizia Europea, 2) La Commissione Europea, in data 8 maggio 2009, ha deferito lo Stato Italiano alla Corte di Giustizia Europea (Causa C-164/09) per gravi violazioni della direttiva “Uccelli” da parte delle leggi della Regione Veneto, chiedendone espressamente la condanna; 3) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), con apposita circolare (n. 25225/TA61) ha demolito punto per punto sotto un profili tecnico, scientifico e procedurale i contenuti della delibera sulla caccia in deroga del Veneto. “Il Presidente Zaia vuole portare il Veneto fuori dall’Europa – ha dichiarato Andrea Zanoni Presidente della Lega Abolizione Caccia del Veneto – e lo vuole fare nel peggiore dei modi consentendo il bracconaggio nei confronti dei piccoli uccelli migratori, come il fringuello, protetti in tutta Europa. Quella di Zaia è una decisione deleteria perché porta tutti i contribuenti ad accollarsi le pesanti sanzioni che la Comunità Europea ci farà pagare per la violazione della Direttiva sulla tutela degli uccelli. Per accontentare una minoranza della minoranza, quella dei “cacciatori in deroga”, Zaia mette a repentaglio la reputazione del Veneto in tutta Europa, essendo rimasta, dopo il dietrofront della Lombardia, l’unica regione a voler deliberare in materia. Chiedo a Zaia di assumersi le proprie responsabilità dichiarando di accollarsi l’onere di pagare di tasca propria le sicure sanzioni della Comunità Europea, affinché a pagare non siano i soliti cittadini!” La LAC ha già dato mandato ai propri legali di impugnare la delibera al TAR del Veneto. LAC Sezione del Veneto – www.lacveneto.it – lacveneto@ecorete.it – cell. 347/9385856

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