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L’Ue blocchi il Traforo delle Torricelle a Verona

L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea sulla possibile violazione della direttiva Ue Habitat per il progetto Passante Nord di cui fa parte il Traforo delle Torricelle (VR). “Troppi i dubbi su questa mastodontica opera. Inascoltati i cittadini”

 

“L’Ue blocchi il progetto di Passante Nord di Verona, di cui fa parte il traforo delle Torricelle, in sospetta violazione della direttiva Habitat 92/43/CEE”. Lo chiede con un’interrogazione alla Commissione europea Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo. “Da anni i cittadini veronesi combattono un progetto che avrà un impatto devastante sul territorio e che non risolverà minimamente il problema traffico a Verona visto che rappresenta un incentivo alla circolazione su gomma”.

 

L’eurodeputato chiede a Bruxelles di “contattare le Autorità locali al fine di verificare il rispetto della direttiva Habitat” alla luce della grandezza del progetto Passante Nord che prevede, oltre al completamento del collegamento autostradale tra il casello di Verona Est e quello di Verona Nord, la realizzazione di due gallerie al fine di consentire l’attraversamento dell’area collinare “Le Torricelle” e la costruzione di due ponti sul fiume Adige all’interno dell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) IT3210043 “Fiume Adige tra Belluno Veronese e Verona Ovest”. Parte del tracciato,  a cielo aperto e in galleria, si snoderà poco lontano dal SIC IT3210012 “Val Galina e Progno Borago”.

 

Ai dubbi espressi dal comitato di cittadini contro il traforo delle Torricelle sul mancato ricorso a un gruppo interdisciplinare di professionisti e sulle lacune del rapporto di Valutazione di incidenza ambientale (VINCA), si aggiungono quelli sul project financing con cui verrà realizzata l’opera da un’associazione temporanea di imprese che collaborerà, tra le altre, con Impresa Costruzioni Mantovani SpA recentemente coinvolta in due procedimenti penali paralleli”, aggiunge Zanoni. (VEDI NOTA paragrafo 2)

 

Alla luce di tutti questi dubbi e soprattutto della paura che questo enorme progetto contribuisca ulteriormente a cementificare e inquinare un’area già sotto assedio come Verona, ho chiesto agli esperti della Commissione europea di verificare il rispetto degli standard ambientali della direttiva Habitat. Le direttive europee devono essere seguite alla lettera mentre in questo caso sembrano  essere state prese sotto gamba. In Italia abbiamo già 29 procedure d’infrazione in campo ambientale, non possiamo permetterci che la città di Verona si aggiunga a questa triste lista”, conclude Zanoni.

 

NOTE

 

Mercoledì 28 agosto 2013 Zanoni ha effettuato un sopralluogo al Traforo delle Torricelle di Verona per incontrare i cittadini che stanno portando avanti la battaglia contro l’ennesima colata di asfalto e cemento.

 

L’opera denominata “Passante Nord” è il progetto di collegamento autostradale di circa 13 km volto a completare l’anello circonvallatorio a nord della città e a collegare il casello di Verona Est con quello di Verona Nord, ubicati rispettivamente lungo le autostrade A4 e A22; il progetto prevede, in particolare, la realizzazione di due gallerie (una per senso di marcia) al fine di consentire l’attraversamento dell’area collinare detta “Le Torricelle”.

 

L’Impresa Costruzioni Mantovani S.p.A., è stata recentemente coinvolta in due procedimenti penali paralleli, uno dei quali in merito all’operato del Consorzio Venezia Nuova (concessionario per la realizzazione del progetto MOSE per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna dalle acque alte) del quale tale società fa parte.

 

In merito al rapporto VINCA, i membri del comitato contro il Traforo delle Torricelle contestano il mancato ricorso a un gruppo interdisciplinare di professionisti e la mancanza di comprovata e documentata competenza da parte dell’unico autore dell’elaborato e ritengono inoltre il documento superficiale, errato e lacunoso in molti suoi punti, laddove, a esempio, omette di indicare molte delle specie di uccelli anche prioritarie presenti, con conseguente mancata rappresentazione della peculiare varietà ornitica della zona fluviale in questione. Secondo i dati forniti dall’associazione “Verona Birdwatching”, nell’area è stata segnalata la presenza di 104 specie diverse di uccelli, 10 delle quali comprese nell’allegato I della Direttiva “Uccelli”, tra le quali: Martin Pescatore (Alcedo atthis), Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Cicogna bianca (Ciconia ciconia), Cicogna nera (Ciconia nigra), Airone bianco maggiore (Ardea alba).

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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