Il Parlamento europeo ha consegnato oggi a Strasburgo il Premio Sakharov per la libertà di pensiero alla militante birmana Aung San Suu Kyi dopo 23 anni e lunghissimo periodo di arresti domiciliari. L’eurodeputato Andrea Zanoni: “Un onore consegnare il premio a una donna che ha dedicato la propria vita al rispetto dei diritti civili nel proprio Paese”
Oggi al Parlamento europeo di Strasburgo è stato consegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero alla militante birmana e leader parlamentare dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Il premio le era stato assegnato nel 1990 ma l’attivista ha potuto riceverlo solo oggi a causa dei lunghi anni di arresti domiciliari impostogli dal regime militare in Birmania.
L’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni ha così commentato: “E’ stato un onore consegnare ad Aung San Suu Kyi il Premio Sakharov dopo tutti questi anni di arresti illegittimi. Abbiamo accolto a Strasburgo una donna che ha dedicato la sua intera vita alla causa del popolo birmano e dei diritti civili calpestati da un regime militare durato per troppi anni. L’augurio è che questo premio serva a illuminare ancora una volta il coraggio e la risolutezza morale di Aung San Suu Kyi affinché anche altri ne seguano l’esempio di rivoluzione pacifica contro l’oppressione”.
Il Parlamento europeo aveva assegnato nel 1990 ad Aung San Suu Kyi il Premio Sakharov, in riconoscimento della sua lotta per la democrazia e lo Stato di diritto in Birmania, mentre si trovava agli arresti domiciliari. Rilasciata nel novembre 2010, nelle elezioni del 2012 il suo partito ha vinto 43 dei 45 seggi disponibili. Suu Kyi è attualmente il leader dell’opposizione parlamentare.
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