L’eurodeputato Andrea Zanoni denuncia a Bruxelles con un’interrogazione la contaminazione da pesticidi delle acque italiane rilevata dall’ISPRA. “Ci stiamo avvelenando da soli silenziosamente. Situazione allarmante nel Nord Italia. L’Ue intervenga a mettere dei limiti all’utilizzo delle sostanze chimiche in agricoltura”
L’eurodeputato ambientalista ALDE Andrea Zanoni denuncia in Europa con un’interrogazione presentata oggi alla Commissione europea gli esiti del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2013, realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale italiano ISPRA. “Acqua avvelenata dai pesticidi nella metà delle acque superficiali e in un terzo di quelle sotterranee monitorate. L’Europa intervenga a proteggere la salute dei cittadini italiani a rischio a causa dell’abuso dei pesticidi in agricoltura, di altre sostanze chimiche e dall’impotenza a volte colpevole delle autorità locali. In Nord Italia la situazione è da allarme rosso” (VEDI MAPPA ALLEGATA).
Il Rapporto ISPRA evidenzia come nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi a fronte dei 118 del biennio 2007-2008. Si tratta, per la maggior parte, di residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura (VEDI NOTE).
“Nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% dei punti di quelle sotterranee i livelli risultano superiori ai limiti delle acque potabili”, denuncia Zanoni alla Commissione europea. “La contaminazione appare più diffusa nella pianura padano-veneta, a causa delle caratteristiche idrologiche di quest’area, del suo intenso utilizzo agricolo e al fatto che le autorità locali e regionali non si sono mai occupate seriamente di questo problema”.
A fronte dell’inerzia delle autorità italiane, l’eurodeputato chiede l’intervento dell’Europa. “L’Ue deve affrontare con la massima urgenza il pericolo pesticidi, sostanze che stanno avvelenando silenziosamente il nostro ambiente, la nostra acqua e la nostra salute”.
Zanoni si è occupato di pesticidi sia in Italia che in Europa. Il 19 giugno, in occasione del 50esimo anniversario del libro “The Silent Spring”, ha partecipato come relatore ad una conferenza sull’abuso dei pesticidi in agricoltura al Parlamento europeo. Nel novembre 2011 ha organizzato una conferenza a Valdobbiadene (TV) intitolato “La viticoltura veneta tra produttività e ambiente spunti per una riflessione” per stimolare il dibattito tra istituzioni, produttori e società civile per promuovere una viticoltura realmente sostenibile nella Pedemontana, con momenti di riflessione ed esempi pratici rispetto alla concreta fattibilità dell’adozione di pratiche agricole ecologiche in viticoltura. Sempre sull’abuso dei pesticidi in agricoltura, nel marzo 2012 ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare l’indiscriminato utilizzo dell’elicottero per irrorare di pesticidi i vigneti del prosecco sempre in provincia di Treviso.
NOTE
Il rapporto ISPRA mette in evidenza che i pesticidi più rilevati nelle acque superficiali sono: glifosate, AMPA, terbutilazina, terbutilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, MCPA, lenacil, azossistrobina. Nelle acque sotterranee le sostanze presenti in quantità maggiore sono bentazone, terbutilazina e terbutilazina-desetil, atrazina e atrazina-desetil, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid, metolaclor, metalaxil. Continua ad essere diffusa la contaminazione da erbicidi triazinici come la terbutilazina, ma sono ancora largamente presenti anche sostanze fuori commercio da tempo, come l’atrazina e la simazina.
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