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Il TAR di Parma sospende a Reggio Emilia la caccia con munizioni al piombo: salvi tutti i bambi!

Il TAR di Parma accoglie il ricorso della LAC e sospende la delibera ella Giunta provinciale che prevede l’utilizzo di munizioni di piombo. Zanoni (LAC ed eurodeputato IDV): “Giustizia è fatta”. E promette: “Porterò la questione a Bruxelles”.
Il TAR per l’Emilia Romagna, sezione di Parma, ha sospeso la delibera della Giunta della Provincia di Reggio Emilia (n. 195/11) relativa all’utilizzo di munizioni di piombo nella caccia agli ungulati.
“Giustizia è fatta! Con questo ricorso viene riconosciuta la pericolosità del piombo, sostanza cancerogena, e con la sospensione del TAR vengono di fatto salvati dai fucili di precisione caprioli, daini, mufloni e cinghiali”, commenta Andrea Zanoni, Eurodeputao IdV e Presidente della LAC Veneto. “Si tratta di una bella vittoria di civiltà e legalità, bisogna sempre seguire le indicazioni dell’ISPRA, organo statale di consulenza tecnico scientifica alle province e regioni.”

Il TAR ha deciso di accogliere il ricorso presentato dalla Lega per l’abolizione della caccia rappresentata dall’avvocato Massimo Rizzato. Nella sentenza si legge: “Ritenuto che, ad un primo sommario esame proprio della sede cautelare, il ricorso presenta elementi di fondatezza, giacché, sulla base del parere dell’’ISPRA n. 19114 del 06.06.2011, l’amministrazione avrebbe dovuto motivare in ordine al fatto che non ha ritenuto di seguire le indicazioni contenute nel citato parere per quanto concerne l’utilizzo di munizioni atossiche nella caccia agli ungulati”.

“Esiste ormai un’ampia letteratura scientifica che dimostra in modo incontrovertibile come le munizioni da caccia contenenti piombo rappresentino una grave minaccia per numerose specie di uccelli, costituiscano una fonte non trascurabile di contaminazione ambientale ed espongano al rischio di intossicazione da piombo le persone che si nutrono di selvaggina, soprattutto le donne in stato di gravidanza e i bambini”, spiega Zanoni.

“La sentenza di oggi non solo mette in salvo caprioli, daini, mufloni e cinghiali ma costituisce un importante passo in avanti verso il divieto d’utilizzo di queste pericolose munizioni”, conclude Zanoni, che intende chiedere alla Commissione europea una normativa più rigorosa in materia.

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