ANDREA

ZANONI

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IL NUOVO PROGETTO DELLA PIAZZA DI PAESE PREVEDE L’ELIMINAZIONE DI TUTTI I TIGLI PER FARE SPAZIO AI SOLITI ASFALTO E CEMENTO. “SARA’ IL LUOGO IDEALE DOVE FAR ARROSTIRE I CITTADINI DI PAESE”.

La giunta comunale uscente del Sindaco Vigilio Pavan sembra non smentire la propensione al cemento e l’avversità al verde pubblico; lo dimostra inequivocabilmente la proposta di progetto della nuova piazza Andreatti esposto da alcune settimane sul centralissimo fabbricato dell’attuale biblioteca comunale. Dalle planimetrie e dai prospetti balza subito agli occhi il “piazza pulita” fatto dai progettisti in merito ai numerosi tigli, che superano la cinquantina d’anni, al posto dei quali è prevista una enorme e piatta colata di cemento. La colpa sin troppo evidente di questi tigli è quella che per il loro mantenimento non vengono messe in gioco cifre da capogiro che invece risulteranno necessarie per l’edificazione di migliaia di metri cubi di cemento comprensivi di tanto di parcheggi interrati. Intere generazioni e centinaia, anzi migliaia di classi elementari di bambini di Paese, da cinquant’anni a questa parte hanno goduto dell’ombra di quei maestosi tigli, del loro intenso profumo primaverile, delle loro variopinte foglie cadenti autunnali nell’inevitabile scorrere delle stagioni e della vita. Ora con un colpo di penna, dietro al quale si cela un’autentica insensibilità politico amministrativa, quel patrimonio verde, polmone di ossigeno per tutti i cittadini rischia di essere spazzato via per sempre. Non è la prima volta che a Paese accadono cose del genere, gli esempi potrebbero essere innumerevoli come: l’abbattimento dei pini marittimi della piazza di Porcellengo, l’estirpazione delle siepi secolari di diverse vie spazzate via per far posto ad assolate piste ciclabili e a ridicoli cespuglietti sempreverdi, l’eliminazione di decine di platani e dei noci di via Castellana, altre siepi cadute sotto le ruspe di cantieri per nuove lottizzazioni. Sembra proprio che il regolamento comunale (Cf. articolo 76 del titolo IV “Tutela delle alberature” del Regolamento edilizio del novembre 2001) con il quale il Comune di Paese intendeva tutelare le siepi abbia trovato applicazione solo ed esclusivamente nelle parti che prevedevano le deroghe alla tutela delle siepi; le solite leggi fatte all’italiana dove nei principi generali si dice una cosa e poi nei fatti viene realizzato tutto il contrario. PAESEAMBIENTE si impegna fermamente con la cittadinanza a tutelare in tutti i modi i tigli della piazza di Paese i quali oltre a rappresentare un autentico patrimonio ambientale, negli anni sono diventati un autentico e genuino patrimonio storico culturale di intere generazioni. Andrea Zanoni, Presidente di PAESEAMBIENTE ha dichiarato: “Noi di PAESEAMBIENTE percorreremo tutte le strade utili per tutelare questi meravigliosi alberi, forti anche della volontà di molti cittadini che subito si sono accorti e ci hanno segnalato l’eliminazione di questi alberi dal progetto. Non oso pensare alle temperature roventi che raggiungerà d’estate questa enorme distesa di cemento che qualcuno vuole chiamare piazza, qui i cittadini privati di ogni filo d’ombra potranno fare solamente la fine delle bistecche nella griglia. Questo progetto è l’ennesima prova che qualcuno non tiene mai conto della risorsa del verde pubblico che viene sempre sacrificata alla coppia vincente cemento-asfalto. Il nostro compito sarà quello di guarire gli amministratori dalla cecità cronica nei confronti degli alberi e delle siepi che da sempre vengono considerate un fastidio da eliminare a colpi di ruspa e motosega e mai un patrimonio indispensabile per i polmoni e per la qualità della vita di tutti i cittadini”.

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