Andrea Zanoni (IdV) si unisce al Presidente del Parlamento europeo e attacca la strumentalizzazione politica di alcuni Stati membri che hanno minacciato lo stop agli aiuti. “Su certe cose non si specula. Il dibattito sul bilancio europeo 2013 non metta in dubbio gli aiuti ai colpiti dal terremoto”.
“Sugli aiuti ai cittadini colpiti dal terremoto non si può speculare né mercanteggiare. Il cinismo dimostrato da alcuni Stati membri sulla minaccia di fermare i 670 milioni destinati all’Emilia Romagna è deprecabile”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV della circoscrizione Nord-Est, alla minaccia di stop ai fondi europei promessi alla regione italiana colpita la scorsa primavera da un forte terremoto e scongiurato in extremis all’Ecofin tecnico della scorsa settimana.
Zanoni: “Mi auguro che le negoziazioni sul bilancio europeo 2013 in programma oggi a Bruxelles non mettano in dubbio quanto promesso dall’Ue alle zone colpite dal terremoto dell’anno scorso. Si tratta di aiuti che alla luce del loro scopo umanitario costituiscono un capitolo a parte e non mercanteggiabile per ottenere uno sconto del contributo nazionale al bilancio comune europeo”.
BACKROUND
All’Ecofin tecnico di venerdì scorso, cinque Paesi (Gran Bretagna, Germania, Svezia, Olanda e Finlandia) avevano messo in dubbio i 670 milioni di euro destinati all’Emilia-Romagna per il terremoto della scorsa primavera. Lo stop minacciato dai cinque Paesi rientrava nelle negoziazioni per il bilancio Ue 2013 e per i 9 miliardi di rettifica chiesti dalla Commissione europea per l’anno 2012.
Nel corso della riunione dell’Ecofin, questo stop è stato scongiurato in nome di un “accordo morale” tra gli ambasciatori dei 27 Paesi Ue.
Oggi, sempre a Bruxelles, la riunione dell’Ecofin tra i 27 ministri delle finanze dovrà ufficializzare i 670 milioni di aiuti.
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