L’eurodeputato Andrea Zanoni incontra i volontari di Rovigno che denunciano le uccisioni dei gatti prima dell’inizio della stagione turistica. Zanoni: “Le sanzioni ci sono ma vanno applicate. La Croazia è un Paese Ue e come tale deve rispettare le norme di tutela degli animali. Scriverò al sindaco di Rovigno”
“La Croazia dal primo luglio fa parte dell’Ue e come tale deve rispettarne le regole, comprese quelle a tutela degli animali. I frequenti avvelenamenti di gatti randagi denunciati dai volontari di Rovigno sono preoccupanti. Scriverò quanto prima al sindaco della città in veste di eurodeputato per chiedere il rispetto dell’articolo 13 del Trattato di Lisbona che definisce gli animali come esseri senzienti”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, dopo aver incontrato alcuni volontari croati in cerca di aiuto.
“Le colonie feline sono mantenute e curate solo dai volontari, a loro carico spese per cibo e sterilizzazioni delle femmine. Ma ecco che prima della stagione turistica ignoti individui avvelenano gran parte dei gatti – spiega Zanoni – I volontari affermano che sebbene abbiano denunciato l’accaduto al sindaco, le autorità non facciano niente per intervenire”. (VIDEO)
“La legge croata è severa nei confronti di chi maltratta gli animali e di chi avvelena i gatti. Sono previste pesanti sanzioni anche fino a 20.000 kune croate (circa 2700 euro). Il problema, secondo quanto mi hanno detto i volontari, nessuno controlla e applica le sanzioni”. (FOTO)
“Sono molti i turisti, soprattutto tedeschi, che aiutano anche economicamente i volontari e che vorrebbero maggior tutela dei gatti. Mi sono impegnato con i volontari a scrivere una lettera al sindaco di Rovigno affinché le autorità locali adottino una politica sostenibile del randagismo all’insegna della protezione e sterilizzazione dei gatti”.
“Farò presente alle autorità cittadine che la Croazia fa parte dell’Unione europea dal 1 luglio 2013 e perciò, oltre ad approfittare dei vantaggi economici e commerciali di far parte dell’Ue, deve rispettarne anche le normative, comprese quelle di tutela degli animali”, conclude l’eurodeputato.
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