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Due fidanzati scambiati per una Lepre e impallinati nel Piacentino

Nel bosco Ferriere (PC), un cacciatore ventinovenne ha sparato a due fidanzatini che stavano facendo un pic-nic scambiandoli per una Lepre. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Ormai sparano a qualsiasi cosa si muova. Siamo in una situazione di emergenza che richiede provvedimenti urgenti per inasprire le pene e la revoca della licenza di caccia a cacciatori incapaci di maneggiare le armi mettendo in serio pericolo la vita di ignari cittadini»

 

Nel bosco Ferriere a Pomarolo in provincia di Piacenza, un cacciatore ventinovenne ha colpito con una rosa di pallini partita dal suo fucile due fidanzati che stavano tranquillamente facendo un pic-nic. Il giovane amante della doppietta si è giustificato affermato di averli scambiati per una Lepre.

 

La coppia di fidanzati, lui ventisettenne e lei ventitreenne, erano seduti nel bosco quando sono stati investiti dal colpo di fucile. I Carabinieri della Compagnia di Bobbio (PC) hanno svolto gli accertamenti: il ragazzo è stato colpito in varie parti del corpo, anche al volto, dai colpi di un fucile calibro 12 ed è stato immediatamente portato all’ospedale di Piacenza.

 

Il cacciatore piacentino della Valnure ha affermato di aver pensato che il suo cane da caccia con cui stava effettuando la battuta di caccia alla Lepre ne avesse scovata una e di essere convinto di averla vista tra i cespugli.

 

L’europarlamentare Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Siamo arrivati al punto di dover assistere a un cacciatore che scambia due fidanzati  per una Lepre: neanche un paio di super-occhiali potrebbero servire a questo cacciatore. È necessario revocargli subito la licenza di caccia prima che spari a una fila indiana di bambini dell’asilo scambiandoli per una volpe. Ormai siamo di fronte ad una situazione di emergenza in cui devono essere adottati provvedimenti urgenti. I cittadini civili non devono rimanere prigionieri nelle loro case ad attendere la fine della lunga stagione di caccia. I fatti resi noti dalle cronache quotidiane ci fanno però capire che neppure tra le mura domestiche siamo al sicuro. Non è accettabile questa situazione in un paese civile. È necessario che gli esami per ottenere la licenza di caccia siano molto più severi e puntino sulla sicurezza e sulla capacità di maneggiare le armi. In questo caso il cacciatore era un giovane e questo dimostra che ancora oggi la licenza di caccia viene rilasciata con troppa superficialità senza verificare che la persona sia in grado di maneggiare un’arma e adottare tutte le attenzioni necessarie. Le sanzioni attuali sono ridicole: occorre rivedere la normativa e non esitare a ritirare subito la licenza venatoria in casi come questo». Dall’inizio della stagione venatoria, ovvero dall’1 settembre all’ultimo aggiornamento disponibile, ovvero il 2 novembre in Italia si contano 33 vittime della caccia – 5 morti e 28 feriti (vedi: ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA).

 

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