La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per il sovraffollamento delle carceri. Sette detenuti saranno risarciti con 100mila euro per danni morali. Zanoni: “Situazione insostenibile. Oltre al trattamento inumano viene messo in pericolo anche il recupero dei detenuti”.
“Il sovraffollamento delle carceri italiane è stato condannato dalla Corte dei Diritti dell’Uomo. Si tratta della riconferma di una situazione gravissima nella quale i detenuti in Italia vengono trattati in modo disumano, una situazione che oltre ad essere insopportabile mette a repentaglio il loro recupero sociale”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, alla condanna della Corte di Strasburgo ai danni dell’Italia per trattamento inumano e degradante di 7 carcerati detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. La Corte ha inoltre condannato l’Italia a pagare ai 7 uomini un ammontare totale di 100 mila euro per danni morali.
“Nella sentenza di condanna i giudici della Corte constatano che il problema del sovraffollamento carcerario in Italia è di natura strutturale dal momento che la Corte ha già ricevuto più di 550 ricorsi da altri detenuti che sostengono di essere tenuti in celle dove avrebbero non più di 3 metri quadrati a disposizione”, spiega Zanoni. “Mi auguro che questa condanna, sommata ai numerosi allarmi di associazione e società civile, convinca una volta per tutte le autorità italiane ad affrontare il problema in modo concreto”.
BACKGROUND
La sentenza di ieri è la seconda condanna per l’Italia. La prima condanna risale al luglio del 2009 e riguardava un detenuto nel carcere di Rebibbia di Roma. Dopo questa prima condanna l’Italia ha messo a punto il ”piano carceri” che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento di quelli esistenti oltre che il ricorso a pene alternative al carcere.
Il 10 ottobre scorso Zanoni insieme ad altri eurodeputati a presentato un’interrogazione scritta alla Commissione europea per denunciare le condizioni di detenzione nelle carceri della Repubblica italiana.
Il 5 ottobre scorso Zanoni ha tenuto una conferenza a Treviso proprio sulla situazione delle carceri italiane insieme al Dott. Francesco Massimo, Direttore da oltre 25 anni dell’Istituto Penitenziario trevigiano, Giovanni Borsato, operatore della Caritas, Don Marco di Benedetto, volontario al Carcere di Rebibbia, Antonio Zamberlan, responsabile della Cooperativa Alternativa che opera all’interno della struttura di Treviso, nonché Carlo Silvano, autore di alcuni testi sulla realtà carceraria.
Il 15 agosto scorso Zanoni ha fatto visita con alcuni suoi collaboratori al carcere di Treviso, Santa Bona, aderendo all’iniziativa “Ferragosto in carcere” che ha visto impegnati parlamentari nazionali ed europei all’interno delle strutture carcerarie italiane.
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