Venezia, 16-01-2012
Andrea Zanoni plaude all’ordinanza del Sindaco di Venezia che vieta la detenzione dei cani nelle baracche dei pescatori davanti all’isola della Pellestrina (VE) e chiede un analogo provvedimento anche per il comune di Chioggia.
Venerdì 13 gennaio il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha firmato l’ordinanza comunale che vieta la detenzione di animali nei casoni dei pescatori.
L’ordinanza trova fondamento nei Regolamenti Comunitari 853/2004 CE e 854/2004 CE, per il divieto di detenere animali nei luoghi dove vengono depositati attrezzature e materiali che vengono a contatto con i prodotti alimentari; nelle norme nazionali e regionali sul benessere degli animali, per la detenzione in condizioni incompatibili con le caratteristiche etologiche; nel Regolamento Comunale che prevede tra l’altro l’obbligo di consentire un’idonea possibilità di esercizio fisico, garantire spazi di custodia adeguati.
L’atto, entrato subito in vigore, ordina il trasferimento immediato, entro e non oltre le 48 ore, presso un sito adeguato dei cani, e ne vieta la detenzione futura nei casoni.
“Sono molto soddisfatto – dichiara Andrea Zanoni, Europarlamentare di IDV – dell’ordinanza appena approvata che accoglie pienamente le richieste della lettera che avevo mandato ai sindaci e alle ASL di Venezia e Chioggia di divieto di detenzione degli animali nelle baracche dei pescatori”.
“Il mio interessamento alla vicenda, quello di Striscia la Notizia (puntata del 10 dicembre 2011) e soprattutto quello delle volontarie Claudia Ponara e Ivana Ibotti dell’Associazione Canili Veneto e quello dei volontari di altre associazioni, ha finalmente risolto positivamente una brutta vicenda e un malcostume che andava avanti da troppi anni”.
“Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Venezia per il suo attento operato nei confronti dei cani della Pellestrina e invito caldamente il Comune di Chioggia ad approvare un’analoga ordinanza, affinché anche gli ultimi cani che sono detenuti nei casoni nel loro territorio comunale possano trovare adeguata sistemazione”.
“Mi auguro infine che tutti gli animali siano dati in affidamento alle associazioni di protezione animali, che, mi riferiscono, hanno già trovato delle famiglie felici di adottarli, e invito i sindaci a fare eventualmente da tramite tra associazioni e proprietari, grave sarebbe se dopo tanti anni di detenzione sui casoni i poveri cani finissero in condizioni simili sulla terra ferma, o facessero una brutta fine”.
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