Venezia, 24 febbraio 2022
“I pazienti psichiatrici hanno bisogno di servizi e cure, non di essere legati e meno che mai per 24 o 48 ore. La sentenza del Tar sulle linee guida regionali e relative procedure operative è preoccupante, l’auspicio è che venga ribaltata dal Consiglio di Stato”. Così Anna Maria Bigon, vicepresidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale commenta insieme al collega Andrea Zanoni la bocciatura del ricorso presentato dall’associazione Lo Specchio di Venezia. “Con questa decisione torniamo indietro di anni. La Regione investa seriamente nella salute mentale, spendendo il 5% del Fondo sanitario come da indicazioni nazionali invece del 2,2%, finanzi progetti per la prevenzione e la cura, assuma personale – dicono i due consiglieri del Partito Democratico – Legare i pazienti non può essere la soluzione, è una pericolosa scorciatoia che se accettata rischia di diventare la normalità. Così come è inaccettabile l’istituzionalizzazione della malattia, riducendo i Centri di salute mentale a centri di smistamento dove poi gli utenti restano parcheggiati per anni senza adeguata e costante assistenza, o a semplici erogatori di farmaci, rendendo un pessimo servizio sia ai pazienti che alle loro famiglie”.