Oggi 8 settembre, il Parlamento Europeo ha approvato la nuova Direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Purtroppo la legge approvata non obbliga l’utilizzo di metodi sostitutivi ai test con gli animali anche se già utilizzati con successo. Con questa direttiva viene permesso di effettuare esperimenti su gatti e cani anche se in deroga, su animali come i primati anche se in via di estinzione, su animali selvatici catturati in natura, il ricorso alla dolorosissima soppressione per inalazione di CO2.Purtroppo non ha avuto successo il tentativo di alcuni Europarlamentari di rinviare la Direttiva in Commissione per poterla migliorare e quello di approvare alcuni emendamenti migliorativi. Allego di seguito una lettera ed un comunicato di oggi su questo argomento degli Europarlamentari Niccolo’ Rinaldi e Sonia Alfano di Italia dei Valori.
Ciao
Andrea Zanoni – cell. 347/9385856 – www.andreazanoni.it
From: RINALDI Niccolò <niccolo.rinaldi@europarl.europa.eu>
To: < zanoni@ecorete.it>
Sent: Wed, 8 Sep 2010 15:58:06 +0200
Subject: vivisezione
Cara Signora/signore,
la ringrazio per il suo messaggio a proposito del voto sulla direttiva sugli esperimenti su animali, che è servito, insieme alle molte altre ricevute, a motivare la nostra azione parlamentare. Posso confermarle che l’intera delegazione dell’Italia dei valori ha votato, unica tra i parlamentari europei italiani, contro questa direttiva. Per educazione e formazione personale, e anche per una lontana militanza nella LAV e in altre organizzazioni ambientaliste, avevo già inquadrato il problema della relazione Jaeggle. Tuttavia il dibattito ha preso subito una piega difficile, in una contrapposizione fra gli interessi della ricerca e anche dei pazienti di malattie gravi e i pochi difensori della dignità degli animali.
Una contrapposizione che ho sempre rifiutato, convinto che la ricerca possa e debba andare avanti senza per questo permettere alcune norme che purtroppo umiliano il nostro concetto di civiltà. Credo infatti che nel XXI secolo la maturità di una civiltà sia segnata anche dal rapporto che essa ha con le creature più deboli, in buona parte alla sua mercé. Nel mio mandato parlamentare ho un percorso a difesa dei “meno tutelati” (puó consultare il sito www.niccolorinaldi.it), e considero anche gli animali soggetti di cui la democrazia europea deve farsi carico.
La direttiva approvata questa mattina non è un passo in avanti. Non ci siamo limitati a un voto negativo, che sapevamo sarebbe stato minoritario. Abbiamo cercato, con una richiesta in plenaria, di ottenere il rinvio del testo in commissione, ciò che avrebbe permesso un approfondimento dei vari articoli e uno spazio ulteriore per migliorarli. Anche se ben 170 parlamentari hanno appoggiato la richiesta, presentata dalla collega Alfano in aula, purtroppo anche su questo la maggioranza ha votato altrimenti, in nome di un compromesso che ha ritenuto soddisfacente. Né siamo riusciti a far approvare gli emendamenti del gruppo del Verdi che presentavano alcuni progressi.
Il testo è dunque approvato, con nostro rammarico.
Tuttavia la battaglia non deve necessariamente finire qua. Il trattato di Lisbona prevede la possibilità per un milione di cittadini di rivolgere delle iniziative di legge popolari, e la lotta contro la vivisezione potrebbe costituire un impegno per una mobilitazione della società.
Niccolò Rinaldi
Deputato al Parlamento europeo
Vice Presidente del Gruppo ADLE – Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa
Capo delegazione dell’Italia dei Valori
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ALFANO (IDV), VIA LIBERA A DIRETTIVA SU PROTEZIONE ANIMALI: NON RISPETTA SPIRITO DEL TRATTATO DI LISBONA
Strasburgo, 8 Set. “Sono profondamente delusa e rammaricata per il varo delle nuove norme in materia di protezione degli animali negli esperimenti scientifici. Si tratta di una direttiva che ferisce la sensibilità di milioni di cittadini europei e che non rispetta lo spirito del trattato di Lisbona, che impone di tenere pienamente conto del benessere degli animali in quanto esseri senzienti”.
E’ quanto afferma Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE al Parlamento europeo, che aggiunge “mi risulta molto difficile accettare che la maggior parte dei deputati abbiano manifestato perplessità nel dibattito per poi votare contro il rinvio in commissione e contro gli emendamenti che erano stati presentati, riponendo le proprie speranze in potenziali modifiche nei prossimi anni”. L’approvazione del provvedimento è avvenuta dopo la bocciatura della richiesta di rinvio avanzata proprio dall’europarlamentare Sonia Alfano e sostenuta da numerosi deputati di vari schieramenti.
“Apprezzo che, con compattezza, la delegazione IDV e molti eurodeputati del PD abbiano appoggiato questa iniziativa parlamentare, riconoscendo il primato della coscienza a quello delle lobbies, ma come spesso accade devo registrare l’incoerenza del PdL -conclude Alfano- che al momento delle uscite mediatiche su questo argomento attraverso ministri del governo si è esposto, mentre quando si è trattato di trasformare le parole in fatti si è schierato dalla parte del più forte”.