Più sicurezza su biocidi e antiparassitari. Al Parlamento europeo la settimana scorsa abbiamo approvato un’importante revisione della normativa europea sull’uso di questi prodotti potenzialmente pericolosi anche per la salute umana.
Un abuso o un utilizzo di prodotti non “a norma”, infatti, può andare ben al di là del loro scopo previsto, finendo per diventare una minaccia per la nostra salute, soprattutto dei soggetti più vulnerabili come i bambini.
Più sicurezza a casa nostra. Sto parlando di prodotti contro i parassiti ad esempio di letti e divani, o fungicidi per uso domestico o privato (arredo in legno, garage e cantine). Gli standard di sicurezza di tutti questi prodotti vengono fissati in Europa, a monte della loro messa in pratica negli Stati nazionali. Per questo è fondamentale prendere parte nel processo decisionale europeo in modo preciso e coscienzioso, per evitare brutte sorprese alla fine della filiera legislativa.
Nel caso dei biocidi, abbiamo votato per estendere la legislazione del 1998 sul controllo dei prodotti contro i parassiti, compresi quelli trattati, ad esempio i mobili spruzzati con fungicida. Basta poi alle sostanze più pericolose come quelle cancerogene che colpiscono geni, ormoni o l’apparato riproduttivo. Le eventuali autorizzazioni eccezionali saranno soggette a regole ancora più dure e a scadenze più brevi, in attesa che siano trovate alternative meno pericolose. Nel testo abbiamo chiesto anche regole specifiche per i controlli di sicurezza per prodotti con nanotecnologie e l’etichettatura obbligatoria.
Basta test sugli animali. Personalmente sono molto soddisfatto dalla richiesta che abbiamo voluto inserire nella nuova legislazione affinché le imprese di settore investano nello scambio dati per evitare la duplicazione dei test sugli animali, una pratica barbara e inutile che dobbiamo cercare di far cessare per sempre. Su questo punto il mio impegno sarà sempre fermo e categorico, come dimostra l’interrogazione che ho depositato alla Commissione europea sul centro allevamento cani di Green Hill a Montichiari (BS).
Adesso l’agricoltura. Tornando ai biocidi, ritengo che giovedì abbiamo compiuto un bel passo avanti, ma ancora tanto resta da fare. La legislazione votata, infatti, non considera quello che a mio avviso costituisce una minaccia enorme alla salute di tutti noi: l’uso, o meglio l’abuso, di pesticidi in agricoltura. Questi prodotti restano infatti regolamentati da una legislazione ad hoc. Troppo spesso la coltura intensiva europea vede l’utilizzo spropositato di pesticidi anche in condizioni al limite della legalità. Penso ad esempio all’utilizzo sconsiderato dei pesticidi nella terra del prosecco, in provincia di Treviso, dove interi vigneti vengono trattati con questi prodotti tossici a due passi da centri abitati e scuole. Su questo problema ho interessato personalmente Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA), in commissione Ambiente al Parlamento europeo (VIDEO).
La nostra salute prima di tutto. Gli interessi degli agricoltori e dell’industria della chimica non devono andare a detrimento della salute del cittadino, che spesso ignaro utilizza prodotti pericolosi senza le dovute precauzioni. Il mio impegno in Europa è, e continuerà ad essere, orientato affinché la nostra salute venga al primo posto, sempre e comunque.
Andrea Zanoni