Anagrafe canina, Zanoni (PD): “Ancora tutto in stallo. Impossibile operare per guardie zoofile a tutela degli animali”.

“Anche alla seconda interrogazione sul pasticcio gigantesco che si è creato attorno all'anagrafe canina, l'assessore Lanzarin risponde con un nulla di fatto. Prosegue dunque senza soluzione il giro dell'oca cui sono costrette le Guardie zoofile per accedere ad una banca dati che sembra più blindata di Fort Knox”.

La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni alla luce della risposta giunta oggi in aula.

“Si continua infatti ad assistere ad uno scaricabarile tra Regione, Ulss e ministero, dopo il trasferimento alla nuova banca dati nazionale. Con le Guardie Zoofile che operano presso associazioni protezionistiche e che hanno poteri di Polizia giudiziaria costrette a questo ginepraio per ottenere l'autorizzazione all'accesso che per ora viene negato. Teniamo presente che le esigenze di chi esercita questo ruolo, peraltro in modo gratuito e volontario, richiedono il massimo della celerità delle procedure. Nei casi di recupero dell'animale con richiesta di rilevamento del microchip non si possono attendere mesi come sta purtroppo accadendo ma serve operare con immediatezza”.

Zanoni accusa la Giunta regionale di “colpevole abbandono di questa situazione grottesca. Parliamo di volontari che svolgono compiti importanti e che però vengono trattati a pesci in faccia. Lanzarin ha il dovere di riunire al tavolo le parti e mettere fine a questo guazzabuglio”.

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