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Ambiente – Zanoni (PD): “Sugli illeciti ambientali, pene inadeguate e ridicole fortunatamente superate. Impegno contro l’amianto tra le case di Paese”

“Per troppo tempo in Italia è mancata una norma in materia di tutela ambientale che sanzionasse adeguatamente le attività illecite contro l’ambiente e la salute”. Con queste parole, il Consigliere regionale Andrea Zanoni (PD) è intervenuto con una nota scritta a seguito della conclusione della vicenda giudiziaria relativa alla discarica “Terra” di Castagnole di Paese, in provincia di Treviso.

 

“La procura – ricorda Zanoni – aveva contestato ai cavatori Rudi Mosole, Alberto Ferro, Claudio Ghezzo, Vittorio Salvagno e Alessio Bonetto di aver conferito rifiuti presso la discarica “Terra” in violazione delle norme in materia ambientale. Ma il processo a loro carico si chiuderà con una oblazione: gli imputati, infatti, se la caveranno pagando 13 mila euro ciascuno ed usciranno dal processo di fatto senza conseguenze dopo aver monetizzato un reato ambientale”.

 

“Grazie ad una riforma voluta dal Governo Renzi ed approvata nel maggio 2015 – prosegue l’esponente democratico – con l’inserimento di cinque reati ambientali nel codice penale, non sarà più possibile farla franca così facilmente. Chiederò in ogni caso agli uffici competenti informazioni in merito alla destinazione dei rifiuti illeciti oggetto del contendere per sapere dove sono andati a finire, sperando di non avere brutte sorprese”.

 

“In merito alla paventata possibilità che a Paese arrivino ancora migliaia di tonnellate di rifiuti di amianto – aggiunge Zanoni – voglio tranquillizzare i cittadini di Paese: farò tutto il possibile affinché questa ipotesi non possa mai realizzarsi e resti solo un disdicevole progetto ideato da chi intende far soldi portando tra le nostre case questo pericoloso materiale cancerogeno”.

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