(Arv) Venezia 25 feb. 2016 – “La Regione porti il fascicolo PFAS in Procura”, questo l’invito che il consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, rivolge alla Giunta con un’interrogazione presentata oggi.
Secondo quanto riportato ieri dal “Fatto Quotidiano”, – scrive l’esponente democratico – la Direzione Tutela Ambiente della Regione del Veneto considererebbe “non sotto controllo” la situazione relativa alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche in un’area tra le province di Verona, Padova e Vicenza (VEDERE FILE IN ALLEGATO). Nel corso del tavolo tecnico regionale sui Pfas, tenutosi lo scorso 13 gennaio, sarebbe emerso che “parte della popolazione veneta è stata esposta ed è esposta ai Pfas” e che “non è stato dato seguito ad azioni di tutela della salute per le persone che hanno mangiato e stanno mangiando alimenti con concentrazioni critiche”, quali uova e pesci. Anche i protocolli finora utilizzati per il controllo degli alimenti contaminati “vanno reimpostati ex novo”, in base alla richiesta dell’Arpav, in quanto “non c’è un piano di controllo sugli alimenti valido e utilizzabile”.
“Ho chiesto ripetutamente, senza alcun esito – ricorda Zanoni – informazioni in merito al documento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che contiene le valutazioni sui risultati dei campionamenti effettuati sulla catena alimentare. Analoga richiesta, anch’essa inevasa, riguarda lo studio dell’ISS sugli esami del sangue cui è stata sottoposta la popolazione residente”.
“Considerati i gravi rischi per la salute della popolazione, è necessario fare quanto prima piena luce su questa grave vicenda. Invito perciò la Giunta regionale – conclude Zanoni – ad adottare urgenti provvedimenti per la tutela dei cittadini e a trasmettere alla Magistratura tutta la documentazione in suo possesso, affinché valuti se si configurino gli estremi di reato, partendo dal principio europeo: “Chi inquina paga”.
Ambiente. Zanoni (PD): la regione porti il fascicolo Pfas in procura
(Arv) Venezia 25 feb. 2016 – “La Regione porti il fascicolo PFAS in Procura”, questo l’invito che il consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, rivolge alla Giunta con un’interrogazione presentata oggi.
Secondo quanto riportato ieri dal “Fatto Quotidiano”, – scrive l’esponente democratico – la Direzione Tutela Ambiente della Regione del Veneto considererebbe “non sotto controllo” la situazione relativa alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche in un’area tra le province di Verona, Padova e Vicenza. Nel corso del tavolo tecnico regionale sui Pfas, tenutosi lo scorso 13 gennaio, sarebbe emerso che “parte della popolazione veneta è stata esposta ed è esposta ai Pfas” e che “non è stato dato seguito ad azioni di tutela della salute per le persone che hanno mangiato e stanno mangiando alimenti con concentrazioni critiche”, quali uova e pesci. Anche i protocolli finora utilizzati per il controllo degli alimenti contaminati “vanno reimpostati ex novo”, in base alla richiesta dell’Arpav, in quanto “non c’è un piano di controllo sugli alimenti valido e utilizzabile”.
“Ho chiesto ripetutamente, senza alcun esito – ricorda Zanoni – informazioni in merito al documento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che contiene le valutazioni sui risultati dei campionamenti effettuati sulla catena alimentare. Analoga richiesta, anch’essa inevasa, riguarda lo studio dell’ISS sugli esami del sangue cui è stata sottoposta la popolazione residente”.
“Considerati i gravi rischi per la salute della popolazione, è necessario fare quanto prima piena luce su questa grave vicenda. Invito perciò la Giunta regionale – conclude Zanoni – ad adottare urgenti provvedimenti per la tutela dei cittadini e a trasmettere alla Magistratura tutta la documentazione in suo possesso, affinché valuti se si configurino gli estremi di reato, partendo dal principio europeo: “Chi inquina paga”.
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