Oggi entra in vigore il divieto di vendita in Ue dei prodotti cosmetici testati sugli animali. Zanoni: “Giorno storico nella lotta alla sperimentazione animale. Adesso l’intera industria della cosmesi europea diventi cruelty-free”
Oggi, 11 marzo 2013, entra in vigore il divieto assoluto di vendita all’interno dell’Unione europea di tutti i prodotti cosmetici testati sugli animali. Andrea Zanoni, eurodeputato e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo parla di “vittoria storica contro la sperimentazione animale nel mondo”. “L’entrata in vigore di questo divieto, per il quale abbiamo lottato duramente a Bruxelles, segna uno spartiacque nella protezione animale mondiale. Da oggi l’Europa dice addio a ogni tipo di prodotto cosmetico ottenuto con il sacrificio di milioni di poveri animali, un passo che avrà ricadute mondiali visto che quello europeo è il mercato del cosmetici più grande al mondo”.
Il nuovo regolamento europeo Ue 1223/2009 prevede il divieto assoluto di vendita in tutti i 27 Paesi Ue di tutti i prodotti cosmetici contenenti ingredienti testati su animali (proprio l’estensione a tutti gli ingredienti costituisce la principale novità) in tutte le parti del mondo e per ogni tipo di esame (tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva e tossicocinetica).
“Abbiamo temuto fino alla fine che questo divieto subisse l’ennesimo ritardo o venisse annacquato dalle solite deroghe”, spiega Zanoni, che ricorda come “ci sono voluti 20 anni da quando si mise mano per la prima volta alla direttiva Ue Cosmetici per girare pagina una volte per tutte con questo abominio”. (VIDEO)
Lo scorso 10 luglio Zanoni e i colleghi dell’intergruppo sul Benessere degli animali avevano scritto direttamente al presidente della Commissione europeo José Manuel Barroso per chiedere informazioni sulla temuta deroga al divieto di commercializzazione dei prodotti cosmetici contenenti ingredienti testati su animali. Il 27 settembre Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere informazioni sull’attività del Centro europeo che valida i metodi alternativi. “Puntare sui metodi alternativi vuol dire orientare l’intera industria della cosmesi in una direzione nuova ed etica – spiega l’eurodeputato – Il mercato del cruelty-free sta infatti dimostrando di aver capito che non solo i test sugli animali sono un’assurda tortura ma che offrono anche risultati parziali visto che non sono tarati sull’essere umano”.
“Vinta questa battaglia, adesso bisogna vincere la guerra. E la guerra si chiama vivisezione”, conclude Zanoni.
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