Abano Terme (PD), giù le mani dagli alberi

Il Comune di Abano Terme ha predisposto il taglio di decine di alberi, ma l’associazione ambientalista “Salviamo gli alberi di Abano” non si arrende. L’Eurodeputato IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Appoggio la battaglia in difesa del verde: il sindaco Luca Claudiodeve ascoltare i cittadini che pagano le tasse permettendogli di amministrare Abano»

 

Nel 2009, la Giunta comunale di Andrea Bronzato ha avviato uno studio del patrimonio arboreo di Abano Terme (PD) in vista di un catasto informatizzato e per valutare le alberature comunali. Secondo un primo studio le piante da sostituire sarebbero state 328.

 

Alla notizia della strage di alberi programmata si è formato un comitato locale e sono state raccolte 400 firme di protesta. Il vero e proprio piano di abbattimento è stato ripreso anche dal commissario prefettizio, dopo la caduta dell’amministrazione Bronzato e dall’attuale Giunta di Luca Claudio. Andrea Zanoni, Europarlamentare IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare ha assicurato pieno appoggio alla battaglia per difendere i “polmoni verdi” di Abano.

 

Il 5 ottobre 2011 è stata costituita a Padova l’associazione ambientalista “Salviamo gli alberi di Abano” presieduta da Marina Lecis, perito agronomo e consulente tecnico del Tribunale che, sulle basi di uno studio redatto il 27 luglio 2011, dispone di una documentazione aggiornata dalla quale si determina l’esatta natura delle pianteda tagliare e di quelle che verranno reimpiantate. Ora il numero degli esemplari condannati è 173.

 

In via Colombo saranno tagliati 20 Pini senza essere sostituiti; in via Mazzini  saranno eliminate 52 piante e al loro posto arriveranno 40 Ginko Biloba. In via Petrarca 12 Ligustri prenderanno il posto di 9 Pini e in via Appia Monterosso 4 Ginko Biloba dovranno lasciare il posto a 6 Tigli. In via Bazzarin 12 Pini saranno cambiati con 12 Aceri, in via Volta 36 Pini con 40 Liquidambar, mentre in via Busonera6 Pini saranno sostituiti da 8 Carpini, in via Primo maggio 16 Pini da 22 Carpini e in via Flacco 18 Pini da 28 Liriodendri.

 

Il 23 agosto scorso, sono caduti al suolo i primi tre Pini in via Volta, sotto gli occhi di un cordone di cittadini che nulla ha potuto di fronte all’ordinanza della polizia locale che ordinava l’abbattimento. Gli alberi tagliati, stando alle verifiche dei cittadini, sono sani e, quindi, non esiste giustificazione allo scempio ambientale cui si sta assistendo. E nella lista dei condannati a morte sono stati aggiunti dal Comune di Abano anche gli esemplari di via dei Colli. Intanto, la raccolta di firme per fermare la strage di alberi è arrivata a duemila adesioni.

 

«Stiamo assistendo ad un abbattimento ingiustificatoe irrazionale-ha affermato l’Europarlamentare IdV Andrea Zanoni -. Il verde è l’ossigenonelle nostre cittàe quindi rappresenta la vita. Sarò al fianco dei cittadini di Abano in questa battaglia per salvare gli alberi da una scelta scellerata. Il sindaco Luca Claudio ascolti la sua gente, gli stessi che pagano le tasse grazie alle quali lui può amministrare la città».

 

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