Sono stato a Roma, all’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo, per partecipare come vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo al convegno dal titolo “La tutela e i diritti degli animali: verso le nuove scadenze europee e il semestre italiano di Presidenza Ue”, organizzato da LAV, ENPA, OIPA, Le.I.D.A.A, Nel Cuore – Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente e Lega nazionale per la difesa del cane. (VIDEO)
Ci sono molti fronti aperti per quanto riguarda la legislazione sulla tutela degli animali d’affezione, come cani e gatti, sui circhi e zoo e sul trasporto degli animali da reddito. Ritengo che con il lavoro e la partecipazione all’interno delle commissioni parlamentari come ambiente e agricoltura si possono raggiungere importantissimi traguardi. In questi anni ho denunciato alla Commissione europea numerosi casi di violenze e maltrattamenti ai danni degli animali in Italia come nel resto d’Europa. E’ fondamentale non soltanto migliorare la legislatura vigente, ma soprattutto prevedere maggiori controlli sulla corretta applicazione delle normative europee di tutela animale, come la direttiva Uccelli. Al Parlamento europeo sto facendo il massimo affinché si arrivi ad una precisa direttiva sugli animali d’affezione come cani e gatti e al limite obbligatorio in tutta Europa delle otto ore per il trasporto di animali vivi destinati ai macelli.
Sempre ieri, ai microfoni del TgCom 24 e del settimanale Terra! del Tg5, ho avuto occasione di denunciare l’emergere tanto frequente quanto estemporaneo di focolai di inquinamento fuori controllo in tutta Italia, eventi esemplari della casualità con cui viene affrontato un tema di vitale importanza come la salute pubblica. La centrale a carbone di Vado Ligure, come ieri la Terra dei fuochi, domani la ferriera di Trieste e dopodomani l’inceneritore di Parma, sono episodi sui quali la magistratura apre gli occhi, di solito quando è troppo tardi, e il danno è fatto. L’Italia è piena di bombe ecologiche, questa è la verità. (VIDEO) Alcune sono già esplose ed altre sono sul punto di farlo. Però non esiste nessun monitoraggio, nessuna agenzia nazionale, nessuna authority che si prende la responsabilità di compiere uno screening profondo, capillare, esaustivo e ove possibile, predittivo. Nel frattempo in Europa stiamo andando avanti per aumentare la tutela generale dell’ambiente: nuove road map europee sulla tutela dell’ambiente, innovazione ed uso efficiente delle risorse, tutti fattori importantissimi che da un lato ci consentiranno di tutelare l’ambiente e la nostra salute e dall’altro daranno ai nostri imprenditori delle nuove opportunità di fare impresa e quindi di creare nuovi posti di lavoro.
Andrea Zanoni