ANDREA

ZANONI

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OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE C’E’ LA DISCUSSIONE SULLA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA SUL COVID IN MERITO ALLE CENTINAIA DI MORTI IN PIU’ IN VENETO

Oggi in Consiglio regionale discutiamo della Relazione della Commissione Inchiesta sul Covid in Vento.
Oggi sveliamo in tutta la sua gravità la favola della narrazione della Regione Veneto come migliore d’Italia sul contrasto del Covid.
Ci hanno sempre detto che andava tutto bene, che eravamo i più efficienti, che siamo stati i migliori nell’affrontare l’epidemia del Covid.
E invece c’è un’altra narrazione, quella che risulta dalla nostra relazione di minoranza.
• La questione dei tamponi rapidi inaffidabili, che portava ad avere in giro tanti cittadini falsi negativi, liberi, liberi di contagiare.
• Un numero di morti tra ottobre 2020 e marzo 2021 pari a 8.282 quando nello stesso periodo in Lombardia erano 13.000, sapendo che la Lombardia pero’ ha il doppio di abitanti del Veneto.
• Una zona gialla difesa con i denti da Zaia, quando invece doveva essere una zona rossa perché l’indicatore RT, che faceva decidere al Governo e al Ministro della Salute il colore della nostra Regione, era stato sfalsato dai dati che la Regione Veneto dava, ovvero 1.000 posti letto di terapia intensiva quando in realtà i veri posti erano 700.
• Poi l’invenzione addirittura della zona gialla plus che di fatto allentava tutte le misure anti-contagio.
• E poi ancora la questione delle mascherine farlocche, non certificate, che non servivano ad evitare il contagio.
• E poi le case di riposo blindate e gli anziani ammalati soli e reclusi come se fossero dei detenuti sottoposti al regime del 41bis, quando in certe realtà grazie agli scafandri potevano abbracciare e salutare per l’ultima volta i propri cari.
Se nella prima ondata Zaia poteva dire che non eravamo pronti, che non aveva l’esperienza, nella seconda ondata non ha scusanti.
Ricordo che il professor Enrico Rettore dell’Università di Padova, professore in statistica, leggendo i dati dei bollettini di regione e Ministero è arrivato a calcolare che nella seconda ondata sono morte 3.200 persone in più! 3.200 cittadini, i nostri nonni, nonne, vicini di casa, che potevano essere salvati se si rispettavano le leggi dello Stato.
Zaia domenica ha trovato il tempo per inaugurare un ponticello nel sito Unesco dell’area del prosecco ma oggi, giorno lavorativo, non trova mezz’ora per partecipare ad un Consiglio dove si parla della vita e della morte dei veneti.
Trovo che l’assenza di Zaia oggi in Consiglio Regionale, che grazie al Covid è stato in TV per mesi giorno e notte, sia semplicemente un fatto scandaloso, grave e immorale.
Andrea Zanoni
 
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