Venerdì 30 agosto, l’eurodeputato Andrea Zanoni interverrà alla conferenza stampa presso il Comune di Venezia sul progetto M.o.S.E. organizzata dall’Associazione Ambiente Venezia: «Si tratta di un’opera che potrebbe avere rilevanti conseguenze sui delicati ecosistemi e quindi deve essere una “sorvegliata speciale”»
Venerdì 30 agosto, alle 11.30 presso il Comune di Venezia, l’eurodeputato Andrea Zanoni del Gruppo ALDE e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo interverrà alla conferenza stampa sul progetto M.o.S.E. indetta dall’Associazione Ambiente Venezia.
Nell’occasione, i rappresentanti del’associazione illustreranno le memorie, le segnalazioni e i documenti in merito al Modulo Sperimentale Elettromeccanico (M.o.S.E.) che verranno poi presentati anche a livello nazionale ed europeo. Si tratta del sistema di difesa dell’isola di Venezia e della laguna circostante dalle acque alte che si sta realizzando alle bocche di porto, ovvero i varchi che collegano la laguna con il mare e attraverso i quali si svolge il flusso e riflusso della marea.
«Continuerò a stare al fianco di cittadini, comitati e associazioni preoccupati per questa grande opera e per tutte le conseguenze che ne possono derivare – ha affermato Zanoni – Venerdì 2 agosto scorso, a Venezia, ho incontrato i rappresentanti del Comitato “No Grandi Navi” che sta vigilando sul progetto M.o.S.E (FOTO e VIDEO) e con cui ho affrontato in particolare il tema dello scandalo di quelle che sembrano tangenti relative a questa grande opera. Siamo in attesa dei risultati delle indagini in corso da parte della Magistratura dalle quali potrebbero emergere anche nomi di politici d’eccellenza. Lunedì 19 agosto, ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea per la possibile violazione degli indirizzi comunitari sul monitoraggio della realizzazione del progetto M.o.S.E. e della sorveglianza sulle misure volte a limitarne l’impatto ambientale. Si tratta di un’opera che potrebbe avere effetti preoccupanti sugli ecosistemi e devono essere adottate tutte le misure di sicurezza possibili».
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