Il 23 maggio del 1992 il giudice Falcone, moglie e agenti della scorta vennero uccisi dalla mafia a Capaci. Il 19 luglio in via D’Amelio morirono il giudice Borsellino e i suoi agenti di scorta. Il 23 maggio diventa così la data simbolo non solo della ricorrenza delle stragi ma anche della lotta contro tutte le mafie. La Fondazione Falcone con il Ministero dell’Istruzione organizza la nave della legalità che dal 2006 ogni 23 maggio porta a Palermo i giovani delle scuole di tutto Italia per ricordare il sacrificio di due eroi della legalità. In questa giornata Palermo si riempie di giovani che la attraversano in corteo con tappe nei luoghi simbolo come l’aula bunker dell’Ucciardone e l’albero davanti alla casa dove Falcone viveva. E’ soprattutto ai giovani che dobbiamo lasciare in eredità i valori che Falcone e Borsellino hanno perseguito fino al loro estremo sacrificio affinché il ripudio all’illegalità, sotto tutte le sue forme, diventi una sorta di patrimonio genetico della nostra società. Come cittadino e anche come presidente della Commissione Legalità nel 30° anniversario delle stragi mi sento particolarmente partecipe alla memoria di questi due grandi uomini perché anche se il tritolo di Capaci e Via D’Amelio segna l’inizio di una nuova era abbiamo ancora tanto lavoro da fare per annientare la mafia, radicata purtroppo anche nella nostra Regione. Si continua a non avere una strategia precisa ma gli allarmi degli inquirenti sono stati lanciati anche nel nostro territorio e molte sono le inchieste. Da parte mia l’impegno costante a chiedere alle istituzioni misure adatte ed appropriate per contrastare il fenomeno delle mafie partendo dagli organici dei Tribunali. Andrea Zanoni