ANDREA

ZANONI

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Mozzarelle blu, difendiamo i prodotti italiani di qualità

Il caso delle mozzarelle blu è emblematico dei rischi che corre il settore alimentare italiano in assenza di controlli e tutele. Ho denunciato il caso a Bruxelles perché la tutela dei consumatori, all’interno del mercato unico, ormai è materia europea e al Made In Italy, soprattutto a tavola, va data la massima garanzia.
Il Commissario Ue Tonio Borg ha confermato quanto messo in rilievo dallo studio dell’Università di Padova, ovvero che il prodotto veterinario responsabile della variazione di colore, il Pseudomonas fluorescens, non risulta aver ricevuto un’autorizzazione alla commercializzazione in Europa. Insomma, ci troviamo di fronte ad una sostanza che non dovrebbe essere entrata in contatto con un prodotto alimentare, invece così è stato.

Al di là delle rassicurazioni delle autorità italiane, che hanno subito escluso un rischio potenziale per la salute pubblica, il problema è concreto: un fiore all’occhiello della produzione alimentare italiana, le mozzarelle, sono state contaminate da un agente esterno, una conseguenza che, oltre le legittime paure per la salute, ha avuto un’indubbia ricaduta economica su tanti produttori onesti e di alta qualità.

La verità è che le insidie all’alimentare italiano sono numerose. Da una parte gli effetti di attività criminali che inquinano la filiera produttiva con i loro loschi traffici, dall’altra parte gli interessi dei grandi produttori di altri Paesi che vedono nel Made In Italy un concorrente da battere.

Di mezzo c’è l’Europa e le sue leggi, dove bisogna lavorare di fino per difendere i nostri interessi e le nostre eccellenze alimentari, chiedendo controlli europei su tutta la filiera produttiva per contrastare le truffe e facendo sentire la voce dell’Italia e della sua produzione di qualità ai tavoli europei.

L’alimentare, come la cultura e il turismo, costituisce un settore economico di eccellenza per l’Italia purtroppo troppo spesso lasciato in secondo piano. Le nostre produzione Dop e Igp meritano la massima attenzione a livello nazionale ed europeo perché, in fin dei conti, fanno parte del patrimonio culinario comune di tutto il continente. Le opportunità economiche di un settore protetto e valorizzato sono inimmaginabili. E’ anche dalle nostre tavole che può partire la ripresa economica del nostro Paese, per questo l’alimentare italiano deve tornare nell’olimpo delle priorità della nostra politica.

Andrea Zanoni

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