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ZANONI

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MAFIA IN VENETO. SALA GREMITA A LAZISE VR ALL’INCONTRO SULLA MAFIA IN VENETO E SUL LAGO DI GARDA E RIFLETTERE SU COME CONTRASTARLA

Il 12 ottobre a Lazise sono intervenuto all’incontro “La Mafia sul Lago” organizzata dai Circoli PD del Lago di Garda che ha registrato grande partecipazione. È ormai confermato che nei territori del Lago vi sia un radicamento delle mafie. Ricordo che come riportato nell’ultima Relazione della Direzione Investigativa Antimafia, per il Sostituto Procuratore Pennisi la presenza mafiosa nel gardesano è così “prepotente e virulenta” da augurarsi un “Patto del Garda” tra le procure coinvolte per contrastarla. Il giornalista dell’Espresso Paolo Biondani, moderatore della serata, ha sottolineato come al centro degli interessi della mafia ci siano ora le attività legate all’edilizia. E nel gardesano il consumo del suolo è enorme. Motivo in più, oltre a quello ambientale e sanitario, per continuare le mie battaglie contro la cementificazione da record del Veneto dato che è mezzo per le mafie di radicarsi anche nel tessuto imprenditoriale, amministrativo e politico dal quale le attività legate al cemento dipendono. All’incontro, fra le molte cose dette, sono state ricordate le grandi inchieste veronesi a testimoniare come oltre all’edilizia anche ristorazione, turismo e rifiuti tossici siano tra i settori più infettati. Bisogna riportare al centro dell’attenzione pubblica il tema della mafia scomparso dal dibattito politico, così si comincerà ad acquisire una coscienza matura del fenomeno. Mentre le Procure del Nordest e la DIA continuano a lanciare allarmi sul radicamento della mafia in Veneto c’è ancora scarsa consapevolezza tra i politici di casa nostra. In un territorio a fortissima vocazione turistica come il Veneto non si vuole accettare l’idea che proprio questa attività sia una calamita per le mafie. Si continua a mettere la testa nella sabbia per non scoraggiare investitori e turisti. Ma questo non fa che aggravare la situazione. Bisogna incrementare gli organici dei tribunali e dare agli inquirenti la possibilità di accedere direttamente alle banche dati della pubblica amministrazione per scoprire le anomalie e i traffici della mafia in Veneto! Andrea Zanoni

FOTO: Il Corriere di Verona del 14/10/2022

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