Sono molto preoccupato per le oltre 200 aggressioni avvenute nell’ultimo anno nelle strutture dell’Ulss 2 di Treviso. Non possiamo più ignorare questo problema: dobbiamo proteggere chi lavora ogni giorno per la nostra salute e fermare l’emorragia di personale.
Negli ultimi anni, i medici e gli operatori sanitari sono stati sempre meno valorizzati, con poche gratificazioni e scarse possibilità di carriera. Questo ha creato un ambiente di sfiducia e tensione, che spesso sfocia in violenza. Serve quindi un lavoro culturale per restituire rispetto e dignità a chi opera nella sanità pubblica, insieme a misure di sicurezza immediate.
Inasprire le pene non basta. La Regione deve agire subito e aprire un confronto serio con operatori, sindacati e forze dell’ordine. Come presidente della Commissione Legalità, sono pronto a dare il mio contributo per affrontare questa emergenza.