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LA SANITA’ VENETA RISCHIA IL KO A CAUSA DEL BUCO ECONOMICO GENERATO DALLA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA

Giovedì ad Adria (RO) ho raccontato come la Superstrada Pedemontana Veneta SPV porterà la regione ad avere i conti in rosso.
Per colpa della convenzione voluta da Zaia nel 2017, la Regione deve dare al privato che ha realizzato l’opera un canone annuo certo per 39 anni, mentre in cambio incamera le entrate dei pedaggi.
Ma le entrate da pedaggi sono molte meno di quello che la Regione deve dare al privato e ciò causerà un buco che porterà tagli ai servizi: parliamo anche di un possibile ammanco annuo fino a 200 milioni di euro! Già con il bilancio approvato 15 giorni fa sono stati messi 60 milioni di euro di buco.
Ho spiegato tutto ciò con dati alla mano, ottenuti grazie a numerosi accessi agli atti e interrogazioni consigliari, ai tantissimi attoniti cittadini presenti! Purtroppo a fronte di un esborso annuo medio di 300 milioni di canone si riuscirà ad incamerare circa 100 milioni di euro.
Con me Gessica Ferrari, Segretaria PD Adria, Cristiano Samueli, medico Coordinatore del Tavolo socio-sanitario del PD nel Centro e Nord Italia, Angelo Zanellato segretario Provinciale PD, Antonio Franzoso della Commissione sanità PD Adria e l’on. Diego Crivellari, Presidente CUR Rovigo che hanno illustrato la drammatica situazione della sanità veneta con sempre meno medici e specialisti e sempre più lunghi tempi di attesa per le visite specialistiche.
Bisogna rivedere la convenzione della Superstrada pedemontana veneta al più presto prima che la situazione precipiti.
Questi i prossimi appuntamenti che terrò sul Buco della SPV: 22 gennaio a Zero Branco (TV), 24 gennaio a Verona, 31 gennaio a Montecchio Maggiore (VI), 1 febbraio a Roncade (TV), 5 febbraio a Vedelago (TV), 15 febbraio a Caldogno (VI
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