In Romania approvata la legge che permette di uccidere i cani randagi. Approvata con 168 voti a favore, 111 contrari e 14 astenuti la legge per l’eutanasia dei cani randagi. La decisione del Parlamento rumeno ha destato l’attenzione degli animalisti di tutta Europa, che mirano ora ad avviare azioni di protesta per cercare di bloccare questa legge, che potrebbe autorizzare le autorità locali a scegliere il modo in cui eliminare i randagi.
Il problema del randagismo in Romania è infatti antico e decisamente consistente: nella sola Bucarest pare ce ne siano almeno 50.000. La soluzione trovata dal governo però, ovvero quella di poter prelevare i cani dalle strade per portarli nei canili e ucciderli dopo 30 giorni, non piace agli animalisti, che vedono nel provvedimento solo un modo per arricchire le amministrazioni locali in modo legale, visto che esse riceveranno per l’operazione “anti-randagi” diversi fondi.
Gli animalisti hanno infatti già iniziato una lotta per impedire che il presidente Traian Basescu promulghi la legge. Per fermarla bisognerà infatti appellarsi presso la Corte Costituzionale della Romania, con una richiesta sottoscritta da almeno 50 deputati. Nel frattempo l’invito per tutti noi è quello di unirsi alla protesta scrivendo a:
1) President of Romania, Fax: 00 40 21 319.31.31, traianbasescu@presidency.ro,
2) Mrs. Elena Udrea, Ministre The Ministry of Regional Development and Tourism, Fax: 00 04 37 211 13 37, info@mdrt.ro
3) Mr. Augustin Zegrean, President, Constitutional Court of Romania, fax: 00 40 21 312.43.59, ccr@ccr.ro
4) Mr. Emil Boc, Prim-minister of Romania , Fax: 00 40 21 313 98 46, drp@gov.ro
Proprio l’Ucraina in questi giorni ha ceduto alle pressioni del mondo occidentale e delle organizzazioni animaliste e deciso di modificare la propria legislazione in materia di randagismo, applicando l’immediata moratoria sull’uccisione dei cani randagi.
Qui si possono trovare i contatti delle associazioni che operano nei Balcani con progetti concreti per salvare i cani dalle leggi dei rispettivi Paesi che consentono la loro uccisione brutale:
CROAZIA: Ricomincio da Cane si occupa anche della Croazia in cui vengono soppressi migliaia di cani ogni anno. I cani vengono catturati, detenuti per due mesi e poi soppressi; il tutto accade in cliniche veterinarie private convenzionate con i diversi comuni. Nessuno dei cani detenuti viene sterilizzato, vaccinato o microchippato se non a spese di chi si offre di salvarlo adottandolo. Link: http://www.ricominciodacane.it/ricominciodacane/default.asp
BOSNIA: Zampa nel cuore ITALIA opera in Bosnia ormai da 3 anni in collaborazione con l’Associazione bosniaca “Å apa u srcu – Zampa nel cuore”. Benchè all’inizio ci si occupasse prettamente della zona di Banja Luka, attualmente il nostro intervento viene richiesto sempre più spesso anche in altre aree, come ad esempio Sarajevo. Link:
http://www.zampanelcuoreitalia.com/
SERBIA: HumAnimal Onlus è un’associazione che si occupa di salvare i cani in Serbia e che vuole focalizzare l’attenzione su come questi poveretti vengano ammazzati crudelmente. Link:
SPAGNA: ENPA Treviso dà rifugio e cure a migliaia di animali ogni anno attraverso più di 130 sedi, sparse in tutto il Paese. Tra i suoi progetti c’é quello sulle “perreras” (canili) della Spagna. Dei veri e propri lager, in cui i cani se non sono adottati nell’arco di 20-30 giorni vengono uccisi e cremati. Link: http://www.enpatreviso.it/
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