Nell’ultima seduta della Commissione Legalità, che presiedo, abbiamo presentato la Relazione sul percorso conoscitivo, durato un anno, sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali in Veneto.
Grazie all’interlocuzione con INAIL, Ispettorato interregionale del Lavoro, SPISAL (Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), rappresentanti sindacali, esponenti datoriali e settori produttivi specifici (edilizia e agricoltura), forze dell’ordine, la Commissione ha potuto acquisire un quadro trasversale delle questioni legate agli infortuni sul lavoro.
I temi più spesso ricorrenti sono stati: puntare sulla formazione e la promozione della cultura della sicurezza del lavoro, magari fin dalla scuola; formazione adeguata per rischi specifici; adattare le norme alle piccole realtà produttive; formazione specifica per lavoratori stranieri.
E’ stato un lavoro impegnativo e un confronto con un gran numero di soggetti che ha prodotto un importante e corposo documento, che evidenzia i punti cruciali che troppo spesso portano agli infortuni sul lavoro, anche fatali. In particolare non c’è un numero sufficiente di operatori SPISAL addetti ai controlli e la formazione dei lavoratori è ancora insufficiente.
Il luogo di lavoro deve diventare un posto sicuro ovunque e comunque con ogni sforzo da parte di istituzioni e politica.
Qualsiasi incidente ma soprattutto le morti bianche sono inaccettabili per una società civile. Le regole ci sono, possono essere migliorate ma vanno soprattutto rispettate.
Particolare importanza, infatti, è stata riconosciuta agli enti preposti ai controlli anche perchè scoraggiano il ricorso ai subappalti irregolari dove i rischi per i lavoratori aumentano.
Mi auguro che questo lavoro rappresenti il punto di partenza per ridurre al massimo questo drammatico fenomeno stimolando iniziative legislative e politiche sul tema, a partire proprio dal potenziamento degli organici degli SPISAL. Andrea Zanoni