“Le oltre 200 aggressioni, verbali o fisiche, registrate in un anno presso le strutture sanitarie dell’Ulss 2 trevigiana rivelano ancora una volta i contorni drammatici di un fenomeno che va fermato, per la tutela di chi opera quotidianamente e per scongiurare un’ulteriore emorragia di addetti dal sistema pubblico”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd e presidente della commissione Legalità, Andrea Zanoni, alla luce del grido d’allarme lanciato sulla stampa dal direttore generale dell’Ulss Marca Trevigiana.
“È chiaro che serve una molteplicità di misure – afferma Zanoni – da quelle immediate, rafforzando la sicurezza all’interno di Pronto Soccorso e ospedali. Ma anche svolgendo un lavoro culturale, di prevenzione, per arginare i comportamenti violenti. L’inasprimento delle pene per chi si rende autore di aggressioni non basta. Nessuno ha la bacchetta magica, ma di certo la Regione deve prendere una volta per tutte in mano la situazione. In questo senso, si apra un confronto istituzionale a tutto campo in Consiglio regionale, con operatori, organizzazioni sindacali e forze dell’ordine. La commissione Legalità – sostiene il suo presidente – può essere uno dei luoghi appropriati per svolgere questo lavoro”.