“La decisione del Tar di sospendere parti importanti del calendario venatorio previsto dalla Giunta, conferma che la Regione è perennemente sulla strada sbagliata, ostinata com’è nel non seguire le indicazioni dell’Ispra e nel non rispettare la Direttiva Uccelli dell’Unione Europea”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni commenta così “L’odierna sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Veneto; ringrazio Lega Abolizione Caccia, LAV, LIPU, WWF, LNDC che avevano presentato il ricorso, ed evidenzio in particolare l’importanza del posticipo dell’apertura della caccia, dal 15 settembre al 2 ottobre, riguardante una quindicina di specie di uccelli migratori e di due stanziali come la Starna e il Fagiano. E l’aver posto forti limitazioni alla possibilità di cacciare tordi e allodole in tutto il territorio regionale limitando a tre le giornate di caccia e riducendo i carnieri giornalieri per cacciatore di Mestolone, Marzaiola e Tordo sassello. Nel complesso, si tratta di una sentenza che rende giustizia di fronte a una Giunta che legifera a favore di una sola categoria e che evita al Veneto di essere condannato per ulteriori infrazioni dalla Corte di giustizia europea”.