Andrea Zanoni parla della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle (Rovigo) alla Commissaria Ue Connie Hedegaard al Parlamento europeo. “Non ne ero al corrente”, è stata la risposta. Per questo Zanoni ha presentato un’interrogazione parlamentare. “Cosa ne pensa la Commissaria Ue al cambiamento climatico della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle a Rovigo?”, Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, lo ha chiesto direttamente alla commissaria Connie Hedegaard in commissione Ambiente al Parlamento europeo.
“Grazie allo sforzo che l’Ue farà per combattere l’effetto serra – ha esordito Zanoni – Purtroppo in Veneto Enel e la Regione vogliono riconvertire a carbone una centrale da 1980 Mega Watt che immetterà nell’atmosfera 10 milioni di tonnellate di Co2 all’anno”. “Il carbone che alimenterà la centrale – ha aggiunto Zanoni – verrà importato dall’Indonesia su navi oceaniche”.
“E tutto questo – ha aggiunto Zanoni alla commissaria – grazie ad un decreto del governo italiano del 2011 che bypassa la Direttiva 85/337/CE sulla procedura di valutazione di impatto ambientale”. Infine la domanda diretta: “Cosa ne pensa la Commissione europea? Cosa intende fare?”
Enel, in un incontro personale avuto con Zanoni a Bruxelles, ha parlato della costruzione, in un secondo momento tutto da definire, di un impianto CCS (tecnologia sperimentale di contenimento di Co2) ma secondo Zanoni si tratta di “un impianto irrealizzabile visto che costerebbe 1 miliardo di euro”.
Connie Hedegaard ha risposto a Zanoni che al momento non conosce direttamente la questione. “Proprio per questo motivo – ha fatto presente l’Eurodeputato – ho presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. Adesso attendiamo risposte”.
Zanoni, nonostante la presenza della commissaria Ue, venuta proprio per rispondere alle domande dei eurodeputati, era l’unico presente degli 11 europarlamentari italiani facenti parte della commissione Ambiente.