Venerdì 15 febbraio 2013, l’eurodeputato Zanoni incontrerà i responsabili del Comitato SOS C&C, che si battono per la salute dei cittadini minacciata da polveri inquinanti e sostanze tossiche, che continuano ad avvelenare l’ambiente dall’ex industria dei rifiuti di Pernumia (PD). Zanoni: «È una delle “bombe ecologiche” che rimane abbandonata sul territorio con gravi ripercussioni sull’ambiente. Sono al fianco del comitato e dei cittadini»
Nel pomeriggio di venerdì 15 febbraio 2013, l’eurodeputato Idv Andrea Zanoni del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei) e membro della Commissione ENVI, Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo incontrerà i componenti del Comitato SOS C&C di Pernumia (PD) per effettuare un sopralluogo alla fabbrica dei veleni.
L’ex industria di rifiuti, che è stata sequestrata ed ora è ridotta in stato di abbandono, sorge a pochi passi dai centri abitati. Fondata nel 2002, l’azienda si occupava di rifiuti industriali cementizi utilizzabili per lavori stradali. Lo stoccaggio di materiale pericoloso, rivenduto senza renderlo inerte, ha portato la Provincia di Padova a recapitare numerose diffide, fino al sequestro avvenuto nel febbraio 2005 al termine di un’inchiesta relativa al traffico di rifiuti tossici. Il Corpo Forestale dello Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Venezia ha proceduto all’arresto del proprietario.
«Per anni la C&C di Pernumia ha giocato sulla pelle dei cittadini – ha affermato Zanoni – Attraverso trucchetti, i rifiuti tossici che arrivavano giornalmente nel sito diventavano conglomerato cementizio da usare in opere pubbliche, “inertizzando” solo i documenti. L’inquinamento ambientale, con elevato rischio per la salute dei cittadini, riguarda ben tre Comuni padovani, Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare che continuano a subire le conseguenze di uomini senza scrupoli che hanno solo speculato sul territorio lasciando solo danni economici e ambientali»
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